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Tragedia sfiorata a Regina Coeli, crolla una parte del tetto: nessun ferito, sfollati 250 detenuti

Subito i lavori di ripristino

Tragedia sfiorata a Regina Coeli, crolla una parte del tetto: nessun ferito, sfollati 250 detenuti

Cronaca - di Sara De Vico - 9 Ottobre 2025 alle 18:28

Tragedia sfiorata a Regina Coeli. Nel carcere romano è crollato una parte del tetto, corrispondente alla rotonda del carcere, per fortuna nessuno detenuto si è fatto male. Appena appresa la notizia il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Stefano Carmine De Michele si è immediatamente recato nell’istituto romano insieme al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Previsto anche un sopralluogo pomeridiano del governatore del Lazio, Francesco Rocca.

Crolla una parte del tetto a Regina Coeli, nessun ferito

Delmastro, che si è recato sul posto, ha assicurato che nella giornata odierna saranno affidati i lavori. “A Regina Coeli  è crollata improvvisamente la cupola della seconda rotonda a causa di una tarmatura delle travi interne, già indebolite dall’umidità, non rilevabile. Il carcere è in sicurezza sotto tutti i profili”. Così in una nota l’esponente del governo di Fratelli d’Italia.

Delmastro: subito i lavori di ripristino dell’area

“Sul luogo – continua la nota – è già presente anche la ditta a cui verranno affidati i lavori in somma urgenza. Al termine della giornata procederemo con lo sfollamento necessario dei detenuti. E inizieranno le operazioni tecniche necessarie per i lavori con la somma urgenza, per ripristinare il prima possibile la cupola oggetto del crollo e l’agibilità dell’intero istituto, che non presenta problemi di agibilità nel suo complesso”.

Sappe: si è corso un grave pericolo, ora messa in sicurezza

“Si è corso un grave pericolo. Così onato Capece, segretario generale del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria). “L’amministrazione penitenziaria avrebbe già predisposto lo sfollamento dall’istituto di non meno di 250 detenuti, ma ora è prioritario la messa in sicurezza di tutta la Casa circondariale, come da tempo chiedeva e chiede il Sappe”, prosegue il sindacalista. Capece sottolinea la necessità di “porre adeguati e tempestivi interventi di ripristino, evitando un disastroso deterioramento delle strutture e con l’aggravio di costi per le riparazioni”.

Magi strumentalizza il crollo: è colpa del governo…

Anche in questo caso non è tardata la strumentalizzazione delle opposizioni. In prima fila Riccardo Magi, segretario di +Europa. “Poteva essere una tragedia. Le condizioni fatiscenti della maggior parte degli istituti è responsabilità dei vari governi che si sono succeduti negli anni. Ma l’esecutivo Meloni in particolare continua a negare i fatti con un ministro come Nordio che dice che il sovraffollamento è bello, con un sottosegretario come Delmastro che risolverebbe la questione dei detenuti alla radice togliendogli l’aria, e con un piano carceri folle, in cui si vorrebbe risolvere il problema sovraffollamento attraverso la costruzione di moduli all’interno delle attuali strutture già fatiscenti e claustrofobiche”.

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di Sara De Vico - 9 Ottobre 2025