
L'operazione congiunta
Traffico esseri umani: latitante estradato e arrestato era sfuggito all’operazione “Karonte”
L’uomo di nazionalità irachena è indagato con l'accusa di essere il vertice di una organizzazione che avrebbe favorito l’immigrazione clandestina dalla Turchia alle coste italiane di Calabria e Sicilia
Era riuscito a sfuggire all’operazione “Karonte”, che nel maggio del 2023 aveva portato all’arresto di 29 persone indiziate di appartenere a una associazione transnazionale che avrebbe favorito l’immigrazione clandestina dalla Turchia alle coste calabresi e siciliane, nonché il riciclaggio dei guadagni della stessa attività illecita.
Fine delle latitanza: arrestato il trafficante di uomini sfuggito all’operazione “Karonte”
L’uomo, di nazionalità irachena, indagato con l’accusa di essere il promotore e vertice della cellula turca dell’associazione, è stato individuato e fermato negli Emirati Arabi Uniti ed estradato in Italia. Il tutto grazie alla collaborazione tra autorità locali e Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia. Ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino per eseguire immediatamente l’ordinanza di custodia cautelare in carcere c’era il personale della Questura di Crotone, del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia e dell’Ufficio polizia di frontiera Scalo Aereo di Fiumicino.
Nello specifico, si legge sul sito ufficiale della Polizia di Stato – Questura di Catanzaro “le investigazioni hanno consentito di delineare, nella fase delle indagini preliminari e che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, il ruolo dell’arrestato, quale promotore e con ruolo apicale dell’organizzazione con il compito di gestire il flusso di denaro provento delle attività delittuose per il tramite di varie agenzie con sede in Turchia, movimentando il denaro mediante il sistema Money Transfer e Hawala”. L’arrestato, infatti, era stato riconosciuto da molti migranti e ritenuto uomo di potere, titolare delle agenzie di viaggio presso le quali venivano effettuati i pagamenti delle traversate illegali verso l’Italia. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari. Nei prossimi giorni l’uomo sarà chiamato a rispondere dei reati a lui ascritti dall’Autorità Giudiziaria.
Ferro: “Il governo Meloni impegnato a smantellare reti criminali filiera migratoria”
Ad esprimere soddisfazione, appresa la notizia del fermo, è stata Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno: “Il governo Meloni è impegnato con fermezza a smantellare le reti criminali che lavorano lungo tutta la filiera migratoria, dall’organizzazione delle traversate allo smistamento, fino allo sfruttamento e al caporalato”. “L’arresto nell’ambito dell’operazione ‘Karonte’ di un latitante iracheno – ha spiegato l’esponente del Governo – considerato a capo di una cellula criminale turca dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rappresenta un importante colpo messo a segno dai poliziotti della Questura di Crotone, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della Polaria di Fiumicino. Dalle attività di indagine è emerso il ruolo dell’uomo, titolare e gestore dei flussi di denaro delle agenzie di viaggio presso cui vengono effettuati i pagamenti per effettuare le traversate illegali verso l’Italia”. “L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e resa possibile anche grazie alla preziosa cooperazione con le autorità degli Emirati Arabi Uniti, dimostra quanto sia fondamentale l’impegno congiunto tra le forze di polizia dei diversi Paesi nel contrasto a fenomeni criminali transnazionali come il traffico di esseri umani. Un business odioso, dietro il quale si muovono organizzazioni pericolose che movimentano e riciclano enormi quantità di denaro, lucrando sulla disperazione di migliaia di persone”, ha concluso.