
A La Spezia
Sul circolo dell’Arci un murales che strizza l’occhio all’omicidio Kirk. FdI denuncia e li costringe a prendere le distanze
Il consigliere regionale di FdI, Gianmarco Medusei, ha lanciato l'allarme sul clima d'odio e rivolto un appello ai giovani a non farsi strumentalizzare. L'associazione minimizza i riferimenti alla morte dell'attivista Usa, ma non esclude di cancellare l'opera
Un omino tutto contento con una pistola in mano da cui partono due proiettili. Su uno c’è scritto “Bella ciao” su un altro “Antifascista”. È quello che è stato disegnato sul muro di un circolo Arci a La Spezia e che inevitabilmente rimanda all’omicidio di Charlie Kirk: tra le scritte tracciate dall’assassino sui bossoli c’era anche “Bella ciao”. A denunciare il caso è stato il consigliere regionale di FdI in Liguria, Gianmarco Medusei, parlando di «un fatto gravissimo, che supera ogni limite».
La denuncia del consigliere di FdI: sul circolo Arci un murales che inneggia all’omicidio Kirk
«Questa non è opinione, è istigazione alla violenza», ha sottolineato Medusei, ricordando che «c’è un clima d’odio pericoloso ed è necessaria una condanna unanime». Medusei ha avvertito che in questo modo «si legittima l’odio ideologico e si normalizza la violenza come forma di lotta». «È un segnale inquietante di degrado morale e culturale», ha commentato, chiarendo che «non può esserci ambiguità. Chi giustifica, minimizza o tace è complice. La democrazia si fonda sul confronto, non sulla minaccia».
L’appello di giovani: «Le idee si combattono con altre idee, non con la violenza»
Ma l’esponente di FdI si è voluto soffermare soprattutto sul fatto che «il messaggio più importante va rivolto ai giovani: odiare non è pensare. Uccidere non è lottare. Le idee si combattono con altre idee, non con la violenza». Per questo «è necessaria una ferma condanna da parte di tutti. C’è un clima di odio inaccettabile e pericoloso. Va fatta una seria riflessione a partire dalle scuole. Mi auguro che questo graffito venga al più presto rimosso visto, inoltre, che è uno spazio pubblico».
Medusei ha condiviso il suo messaggio anche sui social, dove ha postato la foto del murales. Lì ha spiegato che “l’opera” è stata disegnata «presso il circolo Arci del Canaletto», ribadendo di aspettarsi una condanna unanime, auspicando una rapida rimozione di «questo graffito pieno d’odio che evoca l’omicidio di Charlie Kirk, l’uomo ucciso a colpi di pistola in America, semplicemente per le sue idee» e mettendo in guardia nuovamente i giovani sia dal clima d’odio che «può in episodi di violenza» sia dalle strumentalizzazioni politiche che lo alimentano.
L’Arci minimizza il legame con l’omicidio Kirk, ma valuta la rimozione dell’opera
Fra i numerosi commenti a sostegno della denuncia di Medusei ne è giunto anche di un utente che si chiama Nicola Pedretti che ringraziando «dell’interessamento», ha risposto all’esponente di FdI augurandosi che gli potesse far «piacere sapere che le sue notizie non sono aggiornate, i potenziali riferimenti a Kirk (l’autore li ha sempre negati) sono stati eliminati immediatamente e ora stiamo valutando se rimuovere totalmente o modificare l’opera. Non certo per giustificarci, ma perché siamo anni luce lontani da certa violenza politica della quale siamo al più stati vittime in svariate occasioni». Dal sito Arci della Liguria risulta che Nicola Pedretti fa parte del consiglio regionale dell’organizzazione.
«Bene, questa è un’ottima notizia. Spero venga identificato/i l’autore o gli autori di questo graffito perché il gesto è grave. E non penso ci sia stato/i poco tempo a farlo», ha replicato Medusei, ringraziando per l’aggiornamento.