
La lettera aperta
Strage di Verona, un carabiniere scrive a Ilaria Salis: “Rispetti la nostra dignità, non ha prezzo”
Gregorio Cortese si rivolge all'europarlamentare di Avs ricordando la sua vita di sacrifici e notti insonni per servire la Patria
Le parole di Ilaria Salis dopo la strage di Verona in cui sono morti tre carabinieri fanno registrare la presa di posizione di un militare dell’arma in pensione che si rivolge direttamente all’europarlamentare di Avs, con un tono garbato ma deciso in una lettera aperta sui social.
La lettera di Gregorio Cortese
Sul suo profilo Facebook, Gregorio Cortese scrive la lettera aperta a Ilaria Salis. “Cara Ilaria Salis, ad appena 17 anni e 2 mesi, nel 1976 ero già in Sardegna arruolato, ho dedicato la mia gioventù, ho perso ferie, nottate, matrimoni di amici, funerali, domeniche, ferragosti, ho perso colleghi, ai tempi, le Brigate Rosse ci sparavano come fossimo bersagli, ho rischiato tutto per quattro soldi, per uno stipendio che mai bastava, ho fatto carte che neanche il miglior avvocato, avendo io solo la Quinta elementare! ”
“Ho rischiato la vita molte volte, – continua la lettera- ( neanche i miei famigliari lo sanno, non lo sapranno mai) ho gioito insieme ai miei fratelli, altri 3 in casa arruolati e quelli che indossano la divisa, mentre persone come lei signora Salis, col pugno chiuso a sinistra ed il portafogli a destra, agli scioperi mi tiravate pietre, mi insultavate , mi minacciavate di morte, Salis, sa quante volte ho messo a rischio la mia vita per salvare quella di uno sconosciuto?”.
“Ho passato notti insonni perdonando chi sbagliava”
“Ho portato conforto a persone bisognose-continua Gregorio Cortese nella lettera aperta a Ilaria Salis-, mentre il mio cuore e la mia anima dentro piangevano, sarei voluto scappare per evitare di soffrire il dolore di un altro. Signora Salis, molte volte, mentre tutti scappavano spaventati, col cuore in gola, io correvo nella direzione opposta, ho sempre perdonato chi sbagliava nei miei confronti. Mi sono preso sulle spalle responsabilità troppo grandi che non mi spettavano, ho pensato che, era giusto così, solo per aiutare un altro mettendomi nei suoi panni. Ho passato notti insonni, giorni lontani dai miei affetti, senza fiatare, senza lamentarmi, solo per salvaguardare la sicurezza altrui”.