
Oggi la camera ardente
Strage dei carabinieri a Verona, domani i funerali con Mattarella e Meloni. Uno dei fratelli non risponde al Gip
La Procura vuole chiudere al più presto le indagini per stabilire il campo di imputazione. I tre eroi promossi post mortem dall'Arma
Si terranno domani pomeriggio i funerali di Stato dei tre carabinieri uccisi a Verona nell’esplosione dolosa. Presenti tutte le massime autorità dello Stato. Oggi è prevista la camera ardente, mentre uno dei tre fratelli responsabili dell’esplosione non ha risposto davanti al Gip.
I funerali a Padova
Alle esequie, che si terranno alle 16 nella Basilica Santa Giustina di Prato della Valle, a Padova, parteciperanno il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i presidenti delle camere, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Oggi pomeriggio, dalle 18, la camera ardente.
I tre eroi promossi dall’Arma
I tre militari sono stati promossi dal Comando generale dell’Arma. Il brigadiere capo Valerio Daprà, 56 anni di stanza a Padova, è stato promosso a maresciallo. Il suo collega, il carabiniere scelto Davide Bernardello di 36 anni, è stato promosso ad appuntato. Il luogotenente Marco Piffari, 56 anni, in servizio a Mestre ma che viveva anch’egli in provincia di Padova, è stato promosso a sottotenente.
L’inchiesta della Procura
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Dino Ramponi, uno dei due fratelli accusati di strage, assieme alla sorella Maria Luisa, per la morte dei tre Carabinieri e il ferimento di altre 27 persone nell’esplosione del loro casolare a Castel d’Azzano saturato con il gas martedì notte. Nel carcere veronese di Montorio è in corso l’interrogatorio di garanzia, davanti al Gip del tribunale di Verona, Carola Muzio. L’avvocato Fabio Porta ha spiegato che il suo assistito non era in casa al momento dell’esplosione e si trovava a lavorare nei campi.
La Procura conta di chiudere al più presto le indagini per stabilire se il capo di imputazione dovrà essere quello di strage o di omicidio plurimo premeditato. In entrambi i casi la pena prevista è ovviamente l’ergastolo. L’imputazione definitiva dovrebbe essere quella di strage.
Il ricordo di Pinelli
“Domani ci saranno i funerali di Stato dei carabinieri che sono mancati in Veneto nell’adempimento del loro dovere. L’Italia e’ colma di servitori dello Stato, a cui noi dobbiamo sempre riconoscere il loro ruolo”. Ad affermarlo, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, intervenendo in video collegamento alla cerimonia inaugurale del Congresso nazionale forense, che si svolge oggi e domani a Torino.
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