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Spazio, Meloni e governo puntano in alto

Verso l'infinito e oltre

Spazio, Meloni: torniamo protagonisti. L’Italia pronta ad aprire la via italiana: e annuncia l’investimento record di 7,5 mld

Il governo pone la Space Economy al centro dell'azione strategica. La premier rilancia ruolo, possibilità e ambizioni del Paese, tornato centrale nel settore con una legge quadro e l'obiettivo di leadership in Europa e nel mondo. Sovranità tecnologica e Piano Mattei le direttrici

Politica - di Ginevra Sorrentino - 31 Ottobre 2025 alle 17:00

Spazio, Meloni: l’Italia tornata orgogliosamente protagonista per competitività e sicurezza. E con un investimento record di 7,5 miliardi. Governo e premier puntano in alto. L’Italia si lancia, letteralmente, verso una nuova era di supremazia tecnologica e strategica, con la ferma volontà dell’esecutivo Meloni di riportare la nazione a ricoprire un ruolo di assoluta preminenza nello scacchiere spaziale globale. La visione lungimirante della presidente del Consiglio, espressa nel messaggio inviato alla 2° edizione degli Stati Generali della Space Economy, non lascia spazio a interpretazioni: per il Paese è tempo di guardare in alto, forti di una storia unica e di un investimento record. «Abbiamo scelto di destinare allo Spazio oltre 7,5 miliardi di euro. Un investimento record destinato alle infrastrutture, alle tecnologie, alla ricerca e alle competenze. Risorse nazionali e Pnrr, che si traducono in catene del valore più solide. In una filiera industriale più competitiva. E in servizi migliori per cittadini e imprese».

Orgoglio spaziale, l’Italia è tornata protagonista

Di più. «Oggi – evidenzia Meloni – l’Italia è tornata protagonista nella progettazione e nella costruzione di piccoli satelliti, attraverso la rete di Space Factory diffuse sul territorio nazionale. Pochi mesi fa ho avuto l’occasione di visitarne una e ho potuto toccare con mano l’Italia migliore: quella che innova. Che compete. Quella che vince. Ho visto che l’eccellenza italiana non è uno slogan, ma è un risultato frutto di talento e disciplina. Siamo una delle poche nazioni al mondo ad avere un accesso autonomo allo Spazio, fattore decisivo per la nostra competitività e sicurezza. Con il recente lancio del vettore europeo Vega-C, che ha portato in orbita il satellite Sentinel1 C, abbiamo celebrato il talento italiano e il valore della collaborazione internazionale», ha pertanto sottolineato la premier.

Spazio, Meloni lancia la nuova via Italia

Ma c’è ancora di più. Sì, perché la notizia è di quelle che segnano un cambio di passo epocale, nell’ottica di un’Italia che, forte del suo status di Stato fondatore e con un peso determinante nell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), intende capitalizzare il talento nazionale. La premier non per niente ha ricordato con orgoglio come l’Italia sia tornata protagonista «nella progettazione e nella costruzione di piccoli satelliti, attraverso la rete di Space Factory diffuse sul territorio nazionale», definendo l’eccellenza italiana non uno slogan. Ma il frutto di talento e disciplina.

Spazio, Meloni: «È strategia. E Italia è determinante nell’Esa»

Nel dettaglio, allora, vediamo cosa ha detto Giorgia Meloni sul punto: «Lo Spazio è strategia, economia reale, identità. È sicurezza delle nostre infrastrutture, competitività delle nostre imprese, lavoro qualificato per i nostri giovani. È un ambito che questo governo ha messo al centro della sua azione, chiamando istituzioni e filiera industriale ad una strategia stabile e di lungo periodo. Giochiamo con la nostra Agenzia Spaziale un ruolo determinante in seno all’Esa quale Stato fondatore con un contributo pari al 18,2%», ha ricordato non a caso la premier nel messaggio inviato alla 2° edizione degli Stati Generali della Space Economy.

La legge quadro base per sviluppare una costellazione nazionale

E ancora. «Siamo la prima nazione europea ad aver approvato una legge quadro sullo Spazio e sulla Space economy. È un provvedimento strategico che getta le basi per lo sviluppo di una costellazione nazionale. Regolamenta l’accesso allo spazio dei soggetti privati al mercato spaziale, nel quadro di una cornice rispettosa della sicurezza nazionale. Oltre che creare un Fondo pluriennale a sostegno della partecipazione di Pmi e start-up ai programmi pubblici», ha sottolineato allora il presidente del Consiglio nel suo messaggio istituzionale.

Legge quadro e leadership europea

Insomma, la determinazione del governo si è già tradotta in atti concreti che puntano a difendere gli asset italiani, in orbita e sulla Terra, e che garantiscano una priorità per la sicurezza nazionale. Sovranità tecnologica significa, infatti, «capacità di decidere, proteggere e reagire». E in questo contesto l’Italia, con il suo ruolo di primo piano nei programmi di osservazione della Terra come Copernicus, è fondamentale per definire la leadership europea.

Un concetto che Meloni esplicita asserendo: «L’Italia  svolge un ruolo altrettanto di primo piano nei programmi di osservazione della Terra, e nella fruizione dei dati che vengono raccolti dai satelliti. Occupiamo una posizione centrale in seno all’Esa per il progetto Copernicus e il nostro contributo è fondamentale per definire la leadership europea in questo ambito».

Aggiungendo anche: «Lo Spazio è un dominio strategico. È una priorità difendere i nostri asset, in orbita e a terra, senza rinunciare all’autonomia di giudizio e di azione. Sovranità tecnologica vuol dire anche questo: capacità di decidere, proteggere e reagire. Ma la sovranità non esiste senza persone. Il futuro si costruisce con il capitale umano», ribadisce ancora la premier.

Spazio, Meloni: «L’Italia tornata protagonista»

L’ambizione del governo è chiara: non limitarsi a partecipare, ma essere protagonisti assoluti. Tanto che la premier ha lanciato il concetto di «aprire una nuova via italiana», richiamando l’eredità del Generale Broglio, che permise all’Italia di essere la terza nazione al mondo a lanciare autonomamente un satellite. Un’impresa, ha ricordato Meloni, «frutto non di un colpo di fortuna. Ma della determinazione di un popolo che ha creduto nelle proprie capacità». Più precisamente: «L’Italia è pronta ad aprire una nuova via, forte di una storia che ha pochi eguali», ha rimarcato Meloni.

La nuova via italiana: da Broglio al Piano Mattei

Rilanciando poi: «Oggi possiamo fare lo stesso. Possiamo costruire un ecosistema di primo piano in questo ambito, con servizi affidabili e valore commerciale. Abbiamo l’opportunità di contribuire da protagonisti alla nascente economia lunare, grazie a tecnologie e standard che portino il marchio italiano. E intendiamo valorizzare ulteriormente lo Spazio come strumento di cooperazione internazionale. Come dimostra anche il Piano Mattei per l’Africa. È nostra intenzione potenziare il centro spaziale di Malindi in Kenya, farne un hub continentale di formazione ed eccellenza e siamo pronti a collaborare con l’Agenzia Spaziale Africana, recentemente istituita al Cairo dall’Unione Africana».

Concludendo infine: «Continueremo ad investire nei dottorati e nelle scuole d’eccellenza, nei percorsi Stem, nella sinergia tra pubblico e privato, in una presenza più forte nelle organizzazioni internazionali. Perché non ci accontentiamo di partecipare, ma vogliamo essere protagonisti, con donne e uomini ai vertici dei processi decisionali europei e globali nel settore spaziale. È un obiettivo che intendiamo perseguire con determinazione». E rilanciando in calce: «Non ci resta, dunque, che tramutare in impegni operativi le proposte che sono emerse nel corso di questi Stati Generali. Abbiamo il talento, la determinazione e una comunità nazionale che sa riconoscere nelle sfide un’opportunità di crescita. Con orgoglio, pragmatismo e unità, apriamo insieme la nuova via italiana nello Spazio».

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