
Era accaduto anche a Meloni
“Salvini come Kirk”, minacce choc a Genova, il ministro risponde: “Paura mai, non sarà la violenza a fermarmi”
“La scritta apparsa in Corso Europa a Genova, con l’inquietante messaggio ‘Salvini come Kirk’, è l’ennesimo atto d’odio politico che non può essere minimizzato o derubricato a semplice gesto vandalico”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali della Lega Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua, intervenendo su quello che viene considerato “un vile episodio che ha preso di mira il ministro Matteo Salvini”.
“Quando si arriva ad auspicare la morte di un avversario politico non siamo più nel campo del confronto democratico – sottolineano i delegati del Carroccio – ma della barbarie. Sulla questione è intervenuta anche il sindaco di Genova di centrosinistra, Silvia Salis, che ha condannato il gesto: “Genova vuole essere una città di pace. Questi messaggi violenti e minacciosi non ci appartengono e li condanniamo con fermezza. Piena solidarietà al ministro”. A quanto pare, stavolta anche i progressisti si sono accorti dei pericoli che si celano dietro l’odio politico.
“Salvini come Kirk”, la Lega denuncia le minacce a Genova: Silvia Salis esprime solidarietà
La violenza politica è tornata ad aleggiare sull’Occidente dopo l’omicidio di Charlie Kirk negli Usa. Una settimana fa, a Torino, un’altra scritta degli antagonisti è apparsa sui muri di Porta Susa. La frase recitava: “Meloni come Kirk”, ma in quel caso la premier non si è fatta intimidire e ha evidenziato che essere accostata al fondatore di Turning point la rende orgogliosa. I consiglieri leghisti, Bordilli e Bevilacqua, sottolineano come “in situazioni così gravi il senso di unità non possa essere opzionale: è un dovere morale e politico”.
E ancora: “La democrazia si difende con le idee e con il rispetto, non con slogan intimidatori che nulla hanno a che vedere con il dibattito civile”. “Per questa scritta – concludono – come per quella apparsa nell’ex edicola di piazza Santa Fede contro la Polizia che recitava ‘gli unici stranieri, gli sbirri nei quartieri’, il Gruppo Lega in Consiglio comunale ha chiesto la cancellazione“.
Il ministro risponde: “Non saranno minacce e violenza a fermare le nostre idee”
In un post pubblicato su Instagram, in cui si vede anche la scritta incriminata, Matteo Salvini ha scritto: “Se il buongiorno si vede dal mattino… Non saranno minacce e violenza a fermare le nostre idee e le nostre battaglie di libertà. Paura mai, avanti a testa alta!”.