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Roma, via Guido Reni: residenti in strada contro la ciclabile di Gualtieri. E il Campidoglio fa il gendarme

FdI: il sindaco torni indietro

Roma, via Guido Reni: residenti in strada contro la ciclabile di Gualtieri. E il Campidoglio fa il gendarme

Cronaca - di Romana Fabiani - 9 Ottobre 2025 alle 20:34

Lo avevano promesso. I residenti di viale Guido Reni, quartiere Flaminio a Roma, esausti dall’ultimo progetto di pedonalizzazione del sindaco Gualtieri, che fa scomparire quasi 400 posti aiuto per far posto a una ciclabile, non mollano. Una cinquantina di cittadini e commercianti questa mattina sono scesi ‘in piazza’ pacificamente  per bloccare l’arrivo delle ruspe e chiedere un incontro con le istituzioni. Intorno alle 9,30 sono scesi in strada sul cantiere che ha già ingabbiato decine di posti auto mandando in tilt la circolazione di un’arteria strategica del municipio. Un quartiere che ospita l’Auditorium, lo Stadio Olimpico, il Teatro Flaminio, il Maxxi (senza parcheggi), il Ponte della Musica.

Roma, protesta dei residenti di via Guido Reni contro il cantiere

Di una nuova ciclabile, autentico pallino dell’amministrazione capitolina, non si sente alcun bisogno, dicono i residenti. Tra l’altro ne esiste una, poco frequentata e manutenuta a viale Tiziano. “Chiediamo che blocchiate il cantiere fino a quando non saremo ascoltati”, ha detto una delle manifestanti ai rappresentanti delle ditte. Dopo circa tre ore di ‘tira e molla’  i lavori sono ripresi e i cittadini hanno ottenuto l’impegno a un tavolo con il presidente del II municipio per discutere del piano calato dall’alto. Neppure i due assessori municipali, presenti durante la manifestazione, sono al corrente della variante al progetto in corso.

Il comunicato belligerante di Patanè che definisce inaccettabile la protesta

A rovinare la pax momentanea faticosamente costruita è arrivato un comunicato bellicoso dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che ha definito inaccettabile la protesta dei residenti. “Quello che sta accadendo da questa mattina sul cantiere del Grab di via Guido Reni, bloccato dalla protesta di 30 facinorosi tra cui esponenti di forze politiche sedicenti di governo, è assolutamente inaccettabile”. Così l’assessore di provata fede progressista, in altre occasioni ben tollerante con i manifestanti.

La replica dei residenti: manifestazione pacifica, noi inascoltati

Qualche ore dopo arriva la replica all’assessore del gruppo apolitico e apartitico “Insieme per via Guido Reni”, promotore di due petizioni popolari per chiedere la revisione del piano. “Le sue dichiarazioni odierne risultano sorprendenti e profondamente distanti dalla realtà dei fatti. L’incontro spontaneo svoltosi oggi si è tenuto in un clima assolutamente pacifico e civile, come dimostra la partecipazione di cittadini anziani, famiglie e persone in sedia a rotelle. Addirittura erano presenti vari rappresentanti delle istituzioni, sia della maggioranza che dell’opposizione”, si legge nella nota.

Parlare di facinorosi è improprio e offensivo

“Parlare di “episodio inaccettabile”, evocare condotte “contrarie alla legge” o definire i presenti come “30 facinorosi” è un modo improprio e offensivo di delegittimare un dissenso legittimo, documentato e profondamente motivato – proseguono i cittadini. Da mesi – dicono – cerchiamo “un dialogo costruttivo con l’Amministrazione. Sono state inviate due PEC ufficiali (in data 3 agosto e 2 ottobre), corredate da quasi 2.000 firme complessive, con la richiesta di un incontro che non ha mai ricevuto risposta”. E ancora: “Nessuno si oppone alla mobilità sostenibile o alla riqualificazione urbana. Ciò che chiediamo è trasparenza. Ascolto e rispetto per il contesto locale, soprattutto quando si interviene su una viabilità già fragile e su aree residenziali densamente abitate. La partecipazione non può essere invocata a parole e negata nei fatti”.

Mennuni: la circolazione dei romani non si tocca, Gualtieri ci ripensi

Sul caso è scesa in campo Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d’Italia, in passato assessore municipale di Roma Capitale. “La politica della mobilità del sindaco Gualtieri e l’assessore Patanè sta creando un malcontento senza pari. Ricevo migliaia di segnalazioni dai quartieri più disparati della città per la scriteriata azione di rimozione di posti auto a favore di improbabili e mal progettate piste ciclabili. Che riducono le carreggiate stradali e rendono difficile la quotidianità per i romani”, ha dichiarato.

FdI al fianco dei cittadini, le ciclabili non garantiscono una città inclusiva

“Stiamo studiando provvedimenti a ogni livello – ha aggiunto l’esponente di FdI – per tutelare la libertà di circolazione dei nostri concittadini e il diritto ad una città inclusiva. Purtroppo in una città con il 25 % della popolazione sopra i 65 anni, includere a livello trasportistico non coincide con la mera realizzazione di piste ciclabili.
Finché Roma non avrà una rete di mezzi pubblici adeguata, il fruitore del veicolo privato non può essere vessato come sta accadendo”.

Perissa: piena solidarietà ai cittadini che hanno manifestato

Marco Perissa, deputato di FdI, dal suo canto, ha espresso “piena solidarietà ai cittadini. “È paradossale che l’assessore Patanè parli oggi di ‘30 facinorosi’ riferendosi a cittadini che hanno deciso di manifestare civilmente e legittimamente il loro dissenso, mentre lui stesso e il Pd tacciono ogni volta che centri sociali e attivisti violenti bloccano opere pubbliche strategiche come la Tav”.

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