
Gli pagheremo le pensioni
Report Istat, il dato taciuto dai giornali: a mantenere gli stranieri poveri in aumento tocca ai poveri italiani
L’Italia è più povera? La fotografia dell’Istat consegnata in queste ore sui giornali che tanto spazio ha avuto sulle rassegne stampa.
Il quadro Istat mostra infatti un divario eclatante tra italiani e stranieri. Tra le famiglie con almeno uno straniero, l’incidenza della povertà assoluta è del 30,4%, che sale al 35,2% per le famiglie composte esclusivamente da stranieri, contro il 6,2% delle famiglie di soli italiani.
In termini individuali, oltre 1,8 milioni di stranieri vivono in povertà assoluta (35,6%), una quota quasi cinque volte superiore a quella degli italiani (7,4%).
Il report dell’Istat sulla povertà è diverso da come lo dipinge la sinistra
A fronte di 1,49 milioni di italiani che oscillano sulla soglia di povertà, il restante terzo (33%) comprende famiglie con stranieri (733mila). Nel Mezzogiorno, la distanza è ancora più netta: la povertà tocca il 42,5% delle famiglie di soli stranieri contro l’8,9% di quelle di soli italiani.
Particolarmente significativa la condizione delle famiglie con minori e stranieri: in questi casi l’incidenza supera il 33,6%, e arriva al 40,5% per quelle di soli stranieri, circa cinque volte rispetto all’8% delle famiglie di soli italiani con minori.
Nel 2024 per le famiglie dove sono presenti stranieri si confermano i valori del 2023, i più alti registrati dal 2014 (in 10 anni l’incidenza tra le famiglie composte esclusivamente da stranieri è aumentata di 10 punti percentuali, passando dal 25,2% del 2014 al 35,2% del 2024). La differenza tra le incidenze calcolate per le famiglie di soli stranieri e per quelle di soli italiani è più elevata nel Mezzogiorno e pari a 33,6 punti percentuali (42,5% e 8,9% rispettivamente), anche a fronte di livelli di povertà assoluta più elevati, scende a 25,2 punti nel Nord (30,4% e 5,2%) e raggiunge il valore più basso nel Centro (24,9% e 4,2%). La criticità per le famiglie di soli stranieri è più marcata nei comuni fino a 50mila abitanti (che non sono comuni periferia di area metropolitana), dove l’incidenza arriva al 37,9%, seguiti dai comuni centro di area metropolitana (35,3%); analogamente, per le famiglie di soli italiani, anche se su valori molto più contenuti, l’incidenza di povertà risulta pari al 7,0% nei comuni più piccoli e al 4,7% nei comuni centro di area metropolitana.
Chi mantiene gli stranieri poveri in Italia? Tocca ai poveri italiani
Nelle famiglie con stranieri con persona di riferimento in cerca di occupazione, l’incidenza della povertà assoluta è pari al 44,3% (15,3% per le famiglie composte solamente da italiani); condizione di povertà riguarda più di una famiglia con stranieri su quattro (29,1%, quasi sette volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani pari al 4,5%). Per le famiglie con persona di riferimento inquadrata come operaio o assimilato, i valori più elevati si registrano per le famiglie di soli stranieri (35,3%), oltre quattro volte rispetto a quelle composte da soli italiani (8,7%).
Il quadro ottimistico dei migranti arrivati per pagarci le pensioni è drammaticamente smentito dai fatti. Sussidi, assistenza sanitaria, abitazioni e servizi di questo esercito crescente di poveri stranieri resta a carico degli italiani, mai come in questo caso poveri italiani.