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In alto a sinistra Ramy Elgaml, il 19enne egiziano che si è schiantato con lo scooter mentre era inseguito dai carabinieri, in una foto tratta dal suo profilo Facebook. In alto a destra il deputato FdI Riccardo De Corato. Al centro un’immagine del luogo dell’incidente mortale

Ramy, la Procura insiste, ma il Gip respinge la terza richiesta di perizia contro i carabinieri. E De Corato si congratula

Italpress - di Italpress - 14 Ottobre 2025 alle 19:18

La vicenda processuale relativa all’incidente che ha portato alla morte del giovane Ramy nel novembre 2024 si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario e politico. Dopo che il Giudice dell’udienza preliminare aveva condannato l’amico della vittima, Fares Bouzidi, ritenendolo responsabile della tragedia, la Procura aveva richiesto una terza perizia per far luce sul ruolo dei due Carabinieri coinvolti. E oggi, alla luce dell’ultima novità procedurale, Riccardo De Corato (FdI) interviene e commenta.

Ramy, la Procura insiste: ma il Gip respinge la terza richiesta di perizia contro i carabinieri

Non è la prima volta che il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato (vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice sindaco delle Giunte di centrodestra milanesi) interviene sulla vicenda che ha seguito dal primo istante e su cui ha espresso a chiare lettere il proprio plauso relativamente all’ultima novità emersa: la decisione del Gip di respingere la richiesta dei pm, ribadendo con forza l’estraneità dei militari alla morte del ragazzo.

E De Corato si congratula col magistrato, argomentando il perché

«Mi congratulo con la Gip di Milano Maria Indria Gurgo, e la ringrazio molto, per aver respinto la richiesta della Procura di svolgere un’altra perizia, la terza, sul caso relativo all’incidente in cui perse la vita Ramy la sera del 24 Novembre 2024» ha esordito l’esponente di FdI. Proseguendo poi: «Stiamo assistendo ad un’altra pervicace insistenza della Procura contro i due Carabinieri. Ricordo che proprio lo scorso giugno, il Giudice dell’udienza preliminare di Milano, il dottor Fabrizio Filice, aveva condannato a due anni e otto mesi il 22enne Fares Bouzidi, l’amico di Ramy, ritenuto responsabile della morte di quest’ultimo».

Concludendo quindi: «Torno a ribadire e precisare, pertanto, che su questa complessa e delicata situazione, è già stata fatta chiarezza. E che i Carabinieri hanno svolto solamente il loro encomiabile e puntuale dovere. Senza alcuna colpa sulla morte del giovane Ramy».

(Italpress)

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di Italpress - 14 Ottobre 2025