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Ponte sullo Stretto, arriva il no della Corte dei Conti. Meloni: “Intollerabile invadenza, non ci fermeremo”

Niente visto di legittimità

Ponte sullo Stretto, arriva il no della Corte dei Conti. Meloni: “Intollerabile invadenza, non ci fermeremo”

Politica - di Adriana De Conto - 29 Ottobre 2025 alle 21:16

Arriva un altro stop ‘tecnico’ alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La Corte dei conti ha respinto il visto di legittimità sulla delibera CIPESS n. 41/2025 relativa al progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La decisione è stata assunta dalla Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, al termine della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025.L’ennesima invasione. In una nota ufficiale, la Corte ha precisato che le motivazioni della decisione sono attualmente in fase di redazione e saranno rese pubbliche con un’apposita deliberazione entro 30 giorni. La pronuncia, di natura tecnica, rappresenta uno stop temporaneo per l’iter amministrativo del progetto infrastrutturale, in attesa di conoscere le ragioni dettagliate del mancato via libera. Ma dal governo la lettura di questo ennesimo stop tecnico è tutt’altra.

Meloni: “Da Corte dei Conti intollerabile invadenza, non fermerà il governo”

“La mancata registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento”, dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che rileva: “Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer”, attacca la premier.  Poi conclude: “La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza. Che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”.

Salvini: “Grave danno per il Paese, appare scelta politica”

La prende malissimo il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”. “In attesa delle motivazioni – aggiunge-  chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora. Visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”.

La sinistra esulta

“Sulla decisione della Corte dei Conti ci sono pochi giri di parole da fare: siamo di fronte a una sentenza politica – dichiarano i deputati della Lega in commissione Trasporti alla Camera -. A spingere certa magistratura, ormai, sono motivazioni che niente hanno a che vedere con il futuro degli italiani. Si blocca il Paese senza minimamente prendere in considerazione il lavoro e il parere di esperti e professori in tutto il mondo”. A sinistra tutti felici, urla di gioia, balli e danze. Fermare il Paese e un’opera che il mondo apprezza è una quisquilia per Bonelli, M5S e Pd. Che ora hanno di che parlare e stigmatizzare le parole della premier. Un motivo per rimarcare la loro esistenza in vita.

Tajani: “Esterrefatto”

“Esterrefatto” si dice il ministro degli Esteri Tajani: “Non è ammissibile che in un Paese democratico la magistratura contabile decida quali siano le opere strategiche da realizzare. Quella sul Ponte dello Stretto da parte della Corte dei Conti, è una decisione che mi lascia esterrefatto e che arriva alla vigilia dell’ultimo voto in Parlamento per realizzare la riforma della giustizia. Il Governo andrà avanti”.

Occhiuto: “Il Ponte è un’immensa occasione per Calabria e Sicilia”

“Il Ponte sullo Stretto non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni; ma anche un’immensa occasione per la Calabria e per la Sicilia: la concreta possibilità che queste Regioni hanno di dimostrare al mondo intero che sono capaci di condurre a termine opere straordinarie”. Così Roberto Occhiuto, presidente della regione Calabria sullo stop della Corte dei Conti che ha respinto il visto di legittimità dell’opera.

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di Adriana De Conto - 29 Ottobre 2025