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Più lavoro, meno sbarchi. Conti in ordine, stabilità, femminicidi in calo: tre anni di record del governo Meloni

Serietà e pragmatismo

Più lavoro, meno sbarchi. Conti in ordine, stabilità, femminicidi in calo: tre anni di record del governo Meloni

Politica - di Adriana De Conto - 20 Ottobre 2025 alle 16:24

Conti in ordine, stabilità, meno sbarchi e più lavoro. Fiducia dei mercati, conti in ordine, promozione della agenzia di rating. “Incoronazione” delle testate internazionali per le politiche economiche. Femminicidi in calo. Molti tentativi di imitazione del “modello Albania” da parte di altri stati europei e non (Gb):  l’ok dell’Unione europea alla linea italiana e al cambio di passo sul contrasto all’immigrazione illegale e ai trafficanti di esseri umani. Piano Mattei. Lavoro costante e sotto traccia nella direzione del piano di pace per Gaza. Uno sguardo d’insieme alle quattro manovre del governo Meloni (questa quarta è un fase di limatura, dopodiché verrà licenziata entro l’anno) ci consegna una costante: l’attenzione a tutti i ceti sociali; da quelli  più in sofferenza con il taglio del cuneo fiscale per i redditi più deboli operato lo scorso anno; è l’attenzione promessa e mantenuta- per il ceto medio, come nella bozza della legge finanziaria approvata in Cdm. Il governo Meloni in tre anni ha lavorato e ottenuto molti obiettivi presenti nel programma di governo.

Aumentati i fondi per la sanità

Al triennio horribilis del centrosinistra, privo di una visione sul sistema Paese si in politica interna che internazionale ( il vulnus è segnalato da autorevoli opinionisti non certo di area centrodestra) si contrappone il lavoro, il pragmatismo, la serietà e soprattutto la stabilità. Pur in una congiuntura internazionale sfavorevole a livello mondiale negli ultimi due anni il potere d’acquisto delle famiglie ha ricominciato a crescere, lo dice l’Istat: era più di vent’anni che non accadeva.

Il piano Sanità

Anche la sanità in questi anni ha ricevuto risorse importanti: 7 miliardi e mezzo in più rispetto allo scorso anno, e 30 miliardi in più a fine legislatura. Ci sono fondi per i rinnovi contrattuali dei medici e per premiare la produttività. Il governo Meloni raggiunge i tre anni di governo e si attesta fra i tre governi più longevi della storia repubblicana grazie alla coesione interna della sua maggioranza e soprattutto alla sua determinazione di portare avanti l’interesse degli italiani, mettendolo al primo posto rispetto ad ogni altra priorità. La stabilità è un valore e non il portato di scelte casuali ed estemporanee, è di per sé un risultato. Anche lo scorso anno fu emanato un decreto d’urgenza per contrastare le liste d’attesa. 

Investimenti record per famiglia e natalità

Con 1,6 miliardi di nuovi investimenti che addirittura superano quelli già molto consistenti delle ultime tre finanziarie, e con un pacchetto di misure fortemente orientate al sostegno e alla conciliazione, la nuova legge di bilancio conferma la grande attenzione del governo Meloni per la famiglia e la natalità.

Calano gli sbarchi

Sul contrasto all’immigrazione clandestina i dati del Viminale aggiornati a metà settembre attestano un calo del 61,8% in due anni. Secondo l’aggiornamento mensile degli sbarchi del Ministero dell’Interno, i migranti arrivati in Italia via mare dall’inizio dell’anno al 3 settembre sono passati da 114.867 nel 2023 a 43.860 nell’anno in corso. Una diminuzione del 61,8% appunto. Nel solo mese di agosto, gli sbarchi sono stati 6.146, in netto calo dagli 8.526 del 2024 e dai 25.673 del 2023. Rispetto a due anni fa, la diminuzione è addirittura del 76%.

Femminicidi in calo: il ddl

Il reato più odioso, i femminicidi, registrano un calo nei primi nove mesi del 2025. A quanto emerge dal report di ottobre della direzione centrale della polizia criminale, diffuso dal Viminale, in particolare, gli omicidi commessi tra il 1 gennaio e il 30 settembre di quest’anno dal partner o da un ex partner scendono a 53 (-4%) rispetto ai 55 dello stesso periodo del 2024, mentre le vittime di genere femminile da 48 passano a 44 (-8%). In calo anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, sia nel numero di eventi – dai 122 dei primi 9 mesi del 2024 scendono a 98 (-20%) -, sia nel numero delle vittime di genere femminile – da 79 passano a 60 (-24%). Il tema è molto sentito dal governo che molto investito sulla sicurezza. A luglio è   stato approvato all’unanimità al Senato il ddl Femminicidio. Il provvedimento, che  passerà alla Camera, aggiungerà l’articolo 577-bis al codice penale, introducendo il nuovo reato specifico di femminicidio: l’omicidio verrà punito con l’ergastolo quando avviene per motivi di controllo, possesso, dominio, rifiuto o odio verso la donna.

Lavoro a livelli record

L’Istat si incarica, poi, di smentire gufi e catastrofisti: prosegue la crescita dell’occupazione: nel primo trimestre 2025 non solo aumentano gli occupati, ma aumentano quelli a tempo indeterminato a discapito di quelli a tempo determinato. Dunque, una crescita che si misura sia in termini di quantità, che in termini di qualità. Report dopo report, la crescita dei posti lavoro testimonia l’efficacia delle politiche del governo.  A marzo 2025, il saldo annualizzato del mercato del lavoro presenta un incremento di 300.000 posizioni nel settore privato, misurato come differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi. Il valore, spiega l’Istituto, riflette una variazione tendenziale positiva su base annua, con un incremento di +322.000 contratti a tempo indeterminato.

Non solo il record del numero di occupati e quello del più basso tasso di disoccupazione dal 2007. Gli ultimi dati sul lavoro –  inerenti febbraio certificavano anche il conseguimento di un altro traguardo: è stata raggiunta e superata la quota di un milione di posti di lavoro in più da quando il governo è in carica. Nel novembre 2022 gli occupati erano 23,237 milioni, a febbraio di quest’anno sono diventati 24,332 milioni. Il bilancio è dunque di 1,095 milioni di lavoratori occupati in più.

Le “promozioni” della agenzie di rating

Sul fronte della credibilità dei conti pubblici che l’esecutivo ha tenuto in ordine sono arrivate le “promozioni” – non scontate- delle agenzie di rating: in ultimo Dbrs, ha portato l’Italia in serie “A “, in precedenza Fitch, S&P hanno innalzato il rating del nostro paese. Il che è dovuto a conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, economia che si rafforza grazie all’aumento dell’occupazione. L’Italia va meglio di altri paesi, della Francia, ad esempio, il che non era scontato. Il Financial Times ha “incoronato” il nostro governo: “Ha conquistato gli investitori, Italia più sicura della Francia”, titolava settimane fa. The Telegraph a settembre titolava un editoriale “il miracolo Meloni”, il WP già due anni fa descriveva il nostro esecutivo un “modello per l’Europa”.

Il piano Mattei

Non solo, Le Monde interveniva positivamente qualche settimana fa apprezzando il Piano Mattei uno dei punti più qualificanti del governo italiano.”Intitolato al fondatore del colosso degli idrocarburi ENI, Enrico Mattei, questo vasto piano è stato descritto nel suo manifesto elettorale per le elezioni legislative del 2022 come un mezzo per promuovere un modello italiano di investimenti e cooperazione allo sviluppo, rispettoso dell’ambiente e delle persone in cambio di un rigoroso controllo dei flussi migratori”, scrive  il quotidiano transalpino.

Spread mai così basso

Lo spread non è mai stato così basso: Il differenziale fra i titoli di Stato decennali italiani e quelli francesi è sceso a meno di 10 punti base, mai così dal 2005. E il deficit italiano potrebbe scendere sotto la fatidica soglia del 3 per cento già nel 2025. Due notizie importanti per l’Italia: significa conti pubblici in ordine, più solidità e fiducia verso il nostro Paese. Significa che l’aumento delle entrate tributarie legato alla crescita dell’occupazione e lo spread ai minimi storici traducono la stabilità politica e la credibilità internazionale del governo in miliardi di euro di risparmi sul nostro debito.

 

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di Adriana De Conto - 20 Ottobre 2025