
Imbarazzo al Nazareno
Ora mezzo Pd scarica l’ultrà Albanese. Picierno: “È arrogante e narcisista”
È indifendibile, anzi pericolosa. Dopo lo show con il sindaco di Reggio Emilia e l’abbandono dello studio di In Onda su la 7 alla pronuncia del nome di Liliana Segre, la compagna Francesca Albanese ha superato ogni limite. Al Nazareno cominciano a prendere le distanze dalle performance televisive della relatrice-militante dell’Onu. Arrogante e divisiva, mormorano nel Pd. Due indizi fanno una prova. Prima il processo pubblico al sindaco Marco Massari del Pd per aver osato dire che insieme alla fine del “genocidio” ci sarebbe dovuta essere “la liberazione degli ostaggi”. “Non la giudico, la perdono. Ma mi prometta che questa cosa non la dice più”, disse la compagna Albanese. Vietato parlare di ostaggi israeliani quando c’è lei, che invece usa parole di umana comprensione per i terroristi di Hamas. Poi la fuga dallo studio de La7 quando Francesco Giubilei cita il buonsenso della senatrice a vita.
Albanese, cresce l’imbarazzo nel Pd per la compagna pro Pal
Nel Pd iniziano a prendere le distanze con grande imbarazzo. Non è un caso che oggi, nell’anniversario della strage di Hamas, la sindaca di Genova Silvia Salis abbia dato forfait all’evento con Albanese ospite. Tra i più duri Pina Picierno: “C’è molto narcisismo, poca politica e molta arroganza”. La vicepresidente del Parlamento europeo va giù pesante. «Siamo passati dal bipolarismo al bipopulismo in cui l’intolleranza politica diventa un collante. Albanese è solo l’ultima in ordine di tempo a essere interprete di questa tendenza. Dove c’è molto narcisismo, poca politica e molta arroganza. Come dimostra la derisione di Liliana Segre fatta con un selfie davanti a un murale qualche tempo fa e l’episodio di domenica sera su La7″.
Picierno e Sensi: troppa arroganza e narcisismo
“Non penso sia l’ora dei protagonismi individuali”, mette in chiaro Filippo Sensi sul Foglio. “La priorità oggi, per chiunque abbia a cuore la popolazione di Gaza, martoriata e ridotta allo stremo, è quella di sostenere con tutte le forze il piano di pace. Che è, adesso, l’unico varco possibile per un cessate il fuoco, per la restituzione degli ostaggi e per la vita dei palestinesi, schiacciati tra l’incudine di Hamas e il martello spietato di Netanyahu. Tutto ciò che distrae e impalla questa delicata, urgente, necessaria trattativa non mi pare utile”.
Gualmini: figura divisiva, non le avrei dato la cittadinanza
Elisabetta Gualmini, europarlamentare dem e bolognese doc, fa sapere che non le avrebbe dato la cittadinanza onoraria a Bologna. “Io sarei stata più cauta, perché penso che il compito di un primo cittadino sia unire e non dividere. Il punto non è la condanna degli stermini in corso a Gaza, sulla quale cui siamo tutti d’accordo, ma l’estrema radicalizzazione della politica, dei toni, dei gesti anche”. Insomma la nuova eroina della causa palestinese rischia di diventare un boomerang.
La penosa sceneggiata con il sindaco di Reggio Emilia
Intollerabile per il Pd la scena in cui a Reggio Emilia l’Albanese si è messa le mani sul volto in segno di disperazione nei confronti di un sindaco che citava la parola ostaggi. “Una scena penosa e inaccettabile – dice Gualmini – Tra l’altro Marco Massari è noto per essere un attivista della denuncia del genocidio, che lui si ritrovi la sua eroina a redarguirlo, addirittura con la frase altezzosa ‘ti perdono ma non ripeterlo più’, è un crescendo di estremismo”. La ‘spiegazione’ del fattaccio a In Onda che Albanese affida a Fanpage, guarda il caso, è peggiore del buco. Si dice in sostanza che la senatrice a vita essendo personalmente ed emotivamente coinvolta non è un interlocutore sufficientemente imparziale. La frittata è fatta.