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Occupazione record, il lavoro cresce ancora: in un anno +167mila unità. Calderone: si conferma il trend positivo

Lo certifica l'Istat

Occupazione record, il lavoro cresce ancora: in un anno +167mila unità. Calderone: si conferma il trend positivo

Nel mese di settembre 2025 si registra un incremento su base annua e che riguarda sia uomini che donne. Migliorano anche i dati su base mensile rispetto ad Agosto: +67mila. Bene anche le rilevazioni dell'Inps sulle ore di Cig e Naspi, entrambi in calo

Politica - di Redazione - 30 Ottobre 2025 alle 13:53

Cresce ancora l’occupazione in Italia, segnando un nuovo record: +176mila unità in un anno, secondo i dati diffusi dall’Istat diffusi e relativi al settembre 2025. L’aumento si registra sia i dipendenti permanenti (+417mila) che degli autonomi (+76mila) comportando il calo dei dipendenti a termine (-317mila). L’incremento riguarda sia tra gli uomini che tra le donne e tra chi ha almeno 50 anni, a fronte della diminuzione nelle altre classi d’età. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 0,3 punti percentuali. Rispetto a settembre 2024, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+1,0%, pari a +16mila unità) e diminuisce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -167mila unità). Sale anche il tasso di occupazione al 62,7% e quello di disoccupazione al 6,1%, mentre scende il tasso di inattività al 33,1%. È la fotografia scattata dall’ultimo report dell’Istat che confermano l’efficacia delle politiche di Palazzo Chigi.

Calderone: i dati confermano il trend positivo da ottobre a oggi

“I dati usciti oggi ci danno un’ulteriore conferma dell’andamento positivo dei numeri dell’occupazione che osserviamo da ottobre 2022 ad oggi”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone commentando le cifre diffuse oggi. “Abbiamo recuperato in termini anche di numeri nazionali quasi due punti percentuali sul fronte della disoccupazione, i numeri dell’occupazione sono buoni e c’è un miglioramento anche dei dati del Sud”, ha aggiunto.

Aumento dell’occupazione anche su base mensile: +67mila unità a settembre

E l’incremento si riscontra anche su base mensile: a settembre 2025 il numero di occupati, pari a 24 milioni 221mila, è in crescita rispetto al mese precedente. Aumentano i dipendenti permanenti (16 milioni 551mila), calano quelli a termine (2 milioni 466mila) e risultano sostanzialmente stabili gli autonomi (5 milioni 204mila). Sempre secondo i dati dell’Istituto di statistica l’aumento registrato è del +0,3% pari a +67mila unità e coinvolge le donne, i dipendenti permanenti e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che risultano in diminuzione. Calano anche i dipendenti a termine, mentre a settembre risultano sostanzialmente stabili gli uomini e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 62,7% (+0,2 punti).

Più persone in cerca di lavoro rispetto al mese precedente

Aumenta anche il numero di persone in cerca di lavoro (+2,0%, pari a +31mila unità), si osserva tra gli uomini, i 15-34enni e tra chi ha almeno 50 anni, mentre tra i 35-49enni e le donne il numero di disoccupati diminuisce. Il tasso di disoccupazione sale al 6,1% (+0,1 punti), quello giovanile al 20,6% (+0,9 punti) ma si registra la diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -99mila unità) che interessa gli uomini, le donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, tra i quali il numero di inattivi cresce. Il tasso di inattività cala al 33,1% (-0,3 punti). Incremento del numero di occupanti, infine, anche su base trimestrale: il confronto tra il terzo e il secondo trimestre 2025 mostra una crescita dello 0,1% (pari a +31mila unità).

L’Inps conferma: in un anno quasi un punto in percentuale in meno per le ore Cig

A rafforzare simbolicamente i numeri diffusi dall’Istat è l’Inps con i dati sulla Cig, registrando che a settembre 2025 le ore complessivamente autorizzate sono state 44.551.600, in diminuzione di -0,8% rispetto allo stesso mese del 2024, quando erano state 44,9 milioni. Il rapporto tra ore effettivamente utilizzate e ore autorizzate, nei primi sette mesi del 2025 si attesta al 22,56%, in calo rispetto agli stessi periodi dei due anni precedenti, quando era stato pari al 23,77% nel 2024 e al 25,14% nel 2023. Complessivamente, continua l’istituto, nel terzo trimestre 2025 il numero di ore di Cig autorizzate è stato pari a 115,7 milioni, con una riduzione del 15,6% rispetto al secondo trimestre 2025 (137,1 milioni di ore). Rispetto al terzo trimestre 2024, invece, si registra un aumento del 9,2%, poiché in quel periodo le ore autorizzate erano state 105,9 milioni. E anche il numero dei beneficiari di Naspi nel mese di maggio 2025 è risultato pari a 968.265, in leggera diminuzione (-0,7%) rispetto allo stesso mese del 2024, quando i beneficiari erano 975.508.

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di Redazione - 30 Ottobre 2025