CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Migrante stupra una ragazzina: sconto e niente espulsione perché la violenza è durata poco. Svezia sotto choc

La tolleranza nordica

Migrante stupra una ragazzina: sconto e niente espulsione perché la violenza è durata poco. Svezia sotto choc

Cronaca - di Monica Pucci - 25 Ottobre 2025 alle 16:59

Stuprata, in un sottopassaggio, da un migrante eritreo di 18 anni. Per lui, la condanna a soli tre anni di carcere, con i benefici di legge, e nessuna espulsione dalla Svezia, grazie a leggi che perdonano gli stranieri più di quanto, forse, facciano con gli stessi svedesi. La vicenda è esplosa, con grandi polemiche, in questi giorni, in Svezia, e ha come protagonista una ragazzina aggredita e stuprata nel settembre del 2024, a Skellefteå, quando l’allora sedicenne Meya Åberg fu avvicinata dopo aver terminato il turno di lavoro presso il Mc Donald della cittadina. I familiari di Meya avevano denunciato immediatamente la violenza  alla polizia, anche perché la ragazza continuava ad avvistare lo stupratore in giro.

Il migrante  stupra una ragazzina e non viene espulso dalla Svezia

Yazied Mohamed è cittadino eritreo e il pubblico ministero ne ha chiesto l’espulsione. Tuttavia, la Corte d’Appello ha rilevato che il diciannovenne ha lo status di rifugiato. Per poterlo espellere, la legge richiede quindi che l’atto da lui commesso “costituisca un reato particolarmente grave: lo stupro non lo è, secondo i giudici svedesi, che hanno fatto riferimento anche alla “durata” dello stupro.  Mohamed s’è così preso tre anni di carcere per stupro con la condanna al pagamento di 240.000 corone svedesi (22.000 euro) per i danni psicologici subiti da Meya Åberg.  Lo stupro “rapido” ha convinto i giudici a graziare il migrante, come se un minuto o dieci potesse alleviare la sofferenza alla stuprata.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Monica Pucci - 25 Ottobre 2025