
Ai "Med Dialogues"
Meloni rimette il “Mediterraneo globale” al centro della geopolitica: «Con il Piano Mattei lavoriamo per uno spazio sicuro e prospero»
«Il Mediterraneo è la nostra casa, e il suo futuro dipende solo dalle scelte che faremo oggi. Insieme». La premier Giorgia Meloni lo ha ribadito nel messaggio inviato all’undicesima edizione dei Med Dialogues, organizzati dal ministero degli Esteri e dall’Ispi e in corso a Napoli.
Meloni rimette il «Mediterraneo Globale» al centro della geopolitica
«Parlare di Mediterraneo Globale vuol dire lavorare per costruire uno spazio geopolitico sicuro, stabile e prospero, in un’ottica di cooperazione paritaria e non predatoria», ha proseguito Meloni, ricordando che «stiamo declinando questo approccio con il Piano Mattei per l’Africa, strategia che oggi estende il suo raggio d’azione a quattordici Nazioni africane e che ha strutturato forti complementarità con il sistema delle Nazioni Unite, l’Unione Europea e il suo Global Gateway, il G7, l’Unione Africana e la Banca Africana di Sviluppo, le Istituzioni finanziarie internazionali e numerosi partner bilaterali».
L’Italia avanguardia con il Piano Mattei
«Con il Piano Mattei e il Sistema Italia stiamo promuovendo progetti di infrastrutture resilienti, energie rinnovabili, agricoltura sostenibile, e salute che mettano al centro la persona e le sue aspirazioni tramite formazione e trasferimento di conoscenze. In questo contesto, il dialogo politico deve essere accompagnato da un partenariato concreto e pragmatico, dove l’Italia è pronta a svolgere un ruolo di mediatore e facilitatore, lavorando fianco a fianco con tutti le Nazioni della regione, dall’Africa del Nord al Medio Oriente», ha sottolineato ancora la premier, soffermandosi anche sul fatto che «concepire il Mediterraneo come realtà globale significa anche cogliere le enormi opportunità che derivano dallo sviluppo delle interconnessioni economiche e infrastrutturali».
Il Piano Trump per Gaza e il «cammino di pace e sicurezza» per il Medio Oriente
Meloni, nel suo messaggio, si è soffermata anche sul fatto che «questa edizione dei Med Dialogues si svolge in un momento storico particolarmente delicato. Il Piano di pace proposto dal Presidente Trump e firmato a Sharm el-Sheikh segna un passo fondamentale nel cammino verso un quadro stabile e duraturo di pace e sicurezza in tutto il Medio Oriente». «L’unità di intenti che la comunità internazionale ha dimostrato in questo frangente rappresenta qualcosa di estremamente significativo», ha detto Meloni.
In Medio Oriente «si è finalmente aperto uno spiraglio di pace e di speranza, e dobbiamo continuare a lavorare affinché questa preziosa e fragile occasione abbia il successo sperato. L’Italia non si è mai tirata indietro e continuerà a fare la propria parte a tutti i livelli, secondo quelle che saranno le necessità per sostenere il processo di pace e la ricostruzione della Striscia di Gaza». «La credibilità e l’autorevolezza che ci vengono riconosciute da tutte le parti nella regione, e che si somma alla storica capacità della nostra Nazione di dialogare e confrontarsi con tutti, ci attribuiscono una responsabilità a cui non intendiamo venire meno», ha concluso la Meloni.