
Punto stampa a Copenaghen
Meloni: “Da Flotilla nessun beneficio al popolo palestinese, ma porterà molti disagi al popolo italiano”
“Le operazioni di abbordaggio sono ancora in corso, noi ovviamente le stiamo seguendo minuto per minuto L’unità di crisi della Farnesina stanotte è stata in contatto anche con gli avvocati di alcuni degli imbarcati. E, ovviamente, faremo tutto quello che possiamo perché queste persone possano tornare in Italia il prima possibile”. Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del VII vertice della Comunità politica europea in corso a Copenaghen.
Meloni: “Faremo di tutto per riportare al più presto gli italiani a casa”
Al “netto di questo” Meloni ha ribadito quanto già espresso ieri poche ore prima della intercettazione della Marina israeliana delle imbarcazioni della Flotilla. “Continuo a ritenere – ha detto – che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina, in compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano”. “Lo stesso popolo italiano – ha aggiunto – che ancora ieri veniva ringraziato dai palestinesi per il lavoro che sta facendo”.
“La Flotilla non porterà alcun beneficio al popolo palestinese”
Meloni ha ricordato “che, per esempio, ieri siamo stati la prima nazione ad aprire un corridoio per i ricercatori. Ricordo che siamo la nazione non islamica che ha evacuato più persone da casa per essere curate nei propri ospedali. E siamo una delle prime nazioni al mondo per consegna di aiuti. Tutto questo è stato fatto con la disponibilità delle risorse del popolo italiano che affronterà nei prossimi giorni che affronterà nei prossimi giorni, temo, diversi disagi, per una questione che mi pare c’entri poco con la vicenda palestinese e c’entri molto con le questioni italiane”.
“La rivoluzione non va d’accordo con il weekend lungo”
Infine un passaggio sullo sciopero generale annunciato dal leader della Cgil Maurizio Landini. “Dai sindacati mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Perché – ha dichiarato con un pizzico di ironia – il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme. Mi dispiace anche che di fronte a un appello che avevamo fatto a votare unitariamente una mozione di sostegno al piano di pace per la crisi mediorientale, l’opposizione o la gran parte dell’opposizione abbia fatto un’altra scelta”.
Piano Trump, è rimasta solo la sinistra italiana ad avere posizioni radicali
Davvero questo non lo comprendo – ha concluso la premier – “perché ricordo che c’è stato un sostegno di questo piano da parte dei Paesi europei, dei paesi arabi, dell’Autorità nazionale palestinese. E quindi diciamo, rimane solo la sinistra italiana che evidentemente ha delle posizioni più radicali”.