
Plauso sindacale
Manovra, Bombardieri ringrazia la premier nel merito e sul metodo: riconosco un cambio di passo. E su Landini ironizza: “È crisi del settimo anno”
Non parla di sciopero, il segretario generale della Uil. Anzi ha parole di apprezzamento per la legge di bilancio appena approvata e per il modo in cui il Governo ha gestito il confronto. «Negli anni scorsi la manovra ci veniva illustrata a cose fatte, stavolta alcune nostre proposte sono entrate. Il tavolo non è stato finto»
Un plauso significativo arriva al Governo Meloni sul fronte della Legge di Bilancio da Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, che in un’intervista a la Repubblica stila un giudizio positivo sulla manovra. E tra parole di apprezzamento declinate sia al varo di alcuni provvedimenti, sia al modus operandi dell’esecutivo nel inserirli nella manovra, nel congratularsi, esprime direttamente il suo plauso al presidente del Consiglio, sottolineando una importante “novità politica” per il metodo di consultazione adottato: «Alcune nostre richieste sono entrate, a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali. Non posso non ringraziare la premier Meloni».
Una novità politica che Bombardieri esplicita asserendo: «Negli anni scorsi la manovra ci veniva illustrata a cose fatte, stavolta alcune nostre proposte sono entrate. Il tavolo non è stato finto. C’è stato un cambio di passo. Devo riconoscerlo».
Manovra, Bombardieri ringrazia la premier nel merito e sul metodo
Dunque, in evidente controtendenza rispetto al clima di scontro sindacale degli anni precedenti, Bombardieri non solo esce per un istante dal fronte granitico della Triplice riconoscendo come la manovra abbia recepito alcune richieste chiave della Uil, ma entrando nel merito di scelte e misure aggiunge anche: «Condividiamo la detassazione degli aumenti contrattuali fino a 28 mila euro al 5% e le risorse per il pubblico impiego. Due miliardi non sono pochi in una manovra così limitata dai vincoli europei. L’Italia ha il costo del lavoro più alto d’Europa e va ridotto».
Banche, lavoro, contrattazione
Non solo. A proposito della tassa sulle banche, Bombardieri si dice convinto: «Sì, per noi è una misura corretta». E relativamente al file “dipendenti pubblici” sottolinea a sua volta: «Da quello che leggiamo, ci sarebbero circa 600 milioni. Aspettiamo il testo, ma se arrivano più risorse è positivo. Ed è quello che chiedevamo da tempo. La novità è che il governo riconosce i contratti come strumento centrale. È una differenza politica importante».
E ancora. Sulla detassazione Irpef temporanea «chiederemo di renderla strutturale. Ma la differenza è che qui non si parla di bonus come gli 80 euro: si riconosce dignità al contratto. Per noi questo conta moltissimo. È il contratto lo strumento di democrazia economica. E con Confindustria e gli altri sindacati chiederemo al governo di spingere sull’attuazione dell’accordo interconfederale sulla rappresentanza per eliminare i contratti pirata, proprio come ha richiamato anche il presidente Mattarella».
Un richiamo all’inquilino del Colle a cui, sulle cui sollecitazioni qualche passaggio prima Bombardieri ha anche ribadito: «Per aumentare i salari, come chiede anche il presidente Mattarella, bisogna eliminare i contratti pirata, rafforzare la contrattazione, e definire la rappresentanza».
Manovra, Bombardieri plaude al “cambio di passo”
Tanto che, alla domanda “delle cento pistole” che il quotidiano gli rivolge, il segretario generale Uil risponde positivamente. «Basta questa manovra? «È un primo passo. Avremmo voluto un tetto più alto per la flat tax, ma così si aiutano i lavoratori con retribuzioni basse». Certo, apprezzamenti e riconoscimenti a parte, non sono mancate le richieste e la segnalazione delle lacune, che vertono sulla «parte fiscale». Riguardo la quale Bombardieri nell’intervista rilancia: «Continuare con rottamazioni e pace fiscale dà l’idea che chi paga sempre sia un fesso. E ancora una volta non si affronta il nodo pensioni. Bene i 20 euro sulle minime, ma servono riforme vere: flessibilità in uscita, riconoscimento dei lavori usuranti, rilancio di Opzione donna».
E alla fine, il bilancio finale, in un clima che il segretario definisce di «crisi del settimo anno» con la Cgil di Landini, è chiaro: «Sono passate solo poche ore dal Consiglio dei ministri. Non abbiamo ancora un testo. E come Uil ne dobbiamo ancora discutere al nostro interno, come è giusto in un sindacato democratico. Intanto però registro un risultato e ringrazio la presidente del Consiglio per l’apertura». Ossia: la Uil promuove il metodo e il merito di molti, importanti provvedimenti.