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Mai dire “Hamas liberi gli ostaggi”. Il sindaco del Pd, asfaltato dalla maestrina Albanese, si rifà piccolo piccolo…

Reggio Emilia

Mai dire “Hamas liberi gli ostaggi”. Il sindaco del Pd, asfaltato dalla maestrina Albanese, si rifà piccolo piccolo…

Senza categoria - di Monica Pucci - 3 Ottobre 2025 alle 14:46

Tutta Italia ha riso, o ha sorriso, di quella scena nella quale il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, nel corso di una manifestazione Pro Pal con consegna di un’onorificenza a Francesca Albanese, è stato fischiato e insultato dalla platea per essersi permesso di dire che Hamas dovrebbe rilasciare gli ostaggi per favorire il piano di pace di Trump. Ma a distanza di due giorni da quella scena imbarazzante, più per la democrazia che per lo stesso sindaco, comunque zittito anche dalla pro Pal Albanese, quasi umiliato, Massari al “Corriere” ostenta serenità. “Mi pare evidente che nel mondo pacifista ci siano diverse sensibilità. Lo rifarei. Siamo convinti tutti che il percorso verso una pace giusta per entrambi i popoli sia complesso. Chiedere la liberazione degli israeliani rapiti il 7 ottobre non significa dimenticare il genocidio e gli oltre 10 mila detenuti palestinesi per reati politici nelle carceri israeliane: vanno liberati”.

Il video del sindaco Pd zittito dai suoi e dalla Albanese

Massari è disposto a perdonare tutti. “Come sindaco rappresento una comunità e vorrei che tutti fossimo impegnati per la causa palestinese. Metto la massima dedizione per una pace giusta”. La relatrice speciale Onu, Francesca Albanese, spiegando che di fronte ai crimini di guerra non ci sono condizioni da imporre, a proposito del piano di pace e del rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, aveva chiesto al primo cittadino di «promettere che questa cosa non la dice più».

Ma lui, al “Corriere”, non l’ha ridetta. “Le strumentalizzazioni di questa vicenda stanno oscurando il vero dramma, il disastro umanitario ai danni della popolazione di Gaza sembra quasi passato in secondo piano… Ho ricevuto tanti attestati di stima che mi hanno fatto piacere. È un momento difficile per tutti, c’è la frustrazione dovuta al fatto che il massacro di Gaza va avanti da anni senza che succeda nulla… In quel contesto era difficile fare un discorso articolato. Siamo convinti tutti che il percorso verso una pace giusta per entrambi i popoli sia estremamente complesso. Chiedere la liberazione degli israeliani rapiti il 7 ottobre non significa dimenticare il genocidio e gli oltre 10mila detenuti palestinesi per reati politici nelle carceri israeliane: vanno liberati…”.

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di Monica Pucci - 3 Ottobre 2025