CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Il ministro Tajani all’Onu: l’Italia è stata eletta nel Consiglio diritti umani

Un'altra botta per la sinistra

L’Italia eletta nel Consiglio dei diritti umani dell’Onu: ma non era “complice di genocidio”?

Tajani: «Un chiaro segnale politico di fiducia da parte della comunità internazionale nel ruolo del nostro Paese per la difesa dei diritti fondamentali a livello globale»

Politica - di Federica Parbuoni - 14 Ottobre 2025 alle 19:14

L’Italia è stata eletta membro del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per il biennio 2026-2028 con 179 voti, ottenendo uno dei due seggi riservati all’Europa occidentale e altri Paesi in ballo in questa votazione. Niente male per una Nazione che, secondo l’opposizione che si sogna alternativa di governo, sarebbe «complice di genocidio», si girerebbe dall’altra parte di fronte alle sofferenze dei bambini, avrebbe abbandonato qualsiasi forma di umanità per sudditanza nei confronti di qualche amico potente e, più in generale, starebbe arretrando su tutta la linea in tema di diritti.

L’Italia eletta al Consiglio dei diritti umani dell’Onu

All’Assemblea Generale dell’Onu, che ha confermato la candidatura italiana, non sembrano affatto pensarla così. Sono stati 179 i Paesi che hanno sostenuto l’Italia che, ha spiegato la Farnesina, è stata la nazione più votata nel Gruppo dei Paesi Occidentali, per la terza volta consecutiva dopo il primato nelle elezioni alla Commissione Onu per le droghe narcotiche (2023) e al Consiglio Economico e Sociale (2024).

Tajani: «Un chiaro segnale di fiducia nel ruolo del nostro Paese»

«Accolgo con grande soddisfazione e orgoglio la decisione dell’Assemblea generale dell’Onu di rieleggere l’Italia al Consiglio diritti umani per il mandato 2026-2028», ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando come il risultato rappresenti «un chiaro segnale politico di fiducia da parte della comunità internazionale nel ruolo del nostro Paese per la difesa dei diritti fondamentali» a livello globale.

«Continueremo a contrastare ogni forma di discriminazione, tutelare i bambini e le persone vulnerabili, combattere la violenza di genere, difendere la libertà di espressione e di religione e lottare contro la pena di morte», ha aggiunto Tajani, ricordando che «in un momento di fragilità internazionale che mette a dura prova i principi universali di dignità e giustizia, l’Italia continuerà a essere protagonista di un’azione coraggiosa e responsabile».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Federica Parbuoni - 14 Ottobre 2025