
Il doloroso addio
La sinistra celebra Sottocorona, ma dimentica le offese di quando attaccò gli allarmisti del clima (video)
L’annuncio lo dà direttamente lui, su X, Angelo B0nelli, occasione irripetibile per celebrare una figura vicina al mondo della sinistra scomparso ieri. “E’ morto all’improvviso Paolo Sottocorona, metereologo e climatologo, conduttore a La7. Una notizia dolorosa ! Ci lascia una persona stupenda che ci incantava quando spiegava il meteo e i cambiamenti climatici”, scrive il leader di Avs. Qualcuno, però, sotto al post fa notare a Bonelli che forse le cose non stanno esattamente così. “Veramente ha avuto il merito di contestare la narrazione del cambiamento climatico…”. Un altro. “E per fortuna che c’era lui a spiegare e a smontare il catastrofismo climatico…”. Dunque, non esattamente un ambientalista integralista allarmista come i vari Bonelli e Fratoianni, anzi, qualche tempo fa Paolo Sottocorona era finito nel mirino di “quella sinistra” proprio per aver osato sfidare la grancassa dell’apocalisse climatica. Il metereologo non negava affatto i cambiamenti climatici ma invitava ad evitare le speculazioni e le esagerazioni senza alcun fondamento scientifico.
Paolo Sottocorona e le critiche degli allarmisti climatici di sinistra
Paolo Sottocorona, in particolare, è stato criticato dagli ambientalisti e accusato di “negazionismo climatico” in occasione di alcune sue dichiarazioni sull’ondata di caldo a Roma e in Italia nell’estate 2025, quando ha contestato il modo in cui i media e alcuni attivisti comunicano e spettacolarizzano le temperature elevate, sostenendo che non tutte le città italiane arrivassero ai 40 gradi riportati dai giornali e che questo tipo di informazione era scientificamente inaccurata e allarmistica. Sottocorona aveva poi chiarito che il problema reale non è negare il cambiamento climatico, ma comunicare i dati in modo preciso e senza creare allarme ingiustificato e avevaabocciato il concetto di “temperatura percepita” come strumento per aumentare il panico, spiegando che si tratta di un disagio soggettivo dovuto all’umidità, non di un aumento reale della temperatura.