La polemica
La figuraccia di “Repubblica”, l’Ungheria accusa: “Manipolate le frasi di Orban, mai detto che Trump sbaglia”
I titoli di questa mattina erano tutti fuochi d’artificio, Orbàn contro tutti, Meloni imbarazzata, Trump sbaglia. E poi, nell’intervista all’interno, “Repubblica“ faceva dire a Viktor Orbàn cose abbastanza pesanti, quasi minacciose nei confronti del presidente Usa sulle sanzioni a Putin.
“Repubblica” e l’intervista a Orban contestata dall’Ungheria
“Sarò presto a Washington per discuterne con il presidente Trump. Stiamo ragionando su come costruire un sistema sostenibile per l’economia del mio Paese, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte”, diceva il presidente ungherese. Poi il botta e risposta contestato da Budapest. Trump si è dunque spinto troppo oltre? “Dal punto di vista ungherese, sì. E dunque cercheremo di trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria”. Da quella frase, il titolo su Trump che sbaglia, che all’Ungheria non è piaciuta molto.
Budapest ha definito l’intervista al suo primo ministro Viktor Orban una “manipolazione politica” attraverso “fake news” per screditare il Paese. “Le fake news colpiscono ancora: l’obiettivo è chiaro, dividere e indebolire i leader che sono a favore della pace”, ha scritto su X il consigliere, secondo il quale il premier non avrebbe mai pronunciato determinate parole, in particolare quelle relative alle sanzioni Usa sul petrolio russo. Secondo il consigliere ungherese, Orban non avrebbe mai definito “un errore” la decisione di Trump e non avrebbe mai detto che avrebbe cercato di far revocare le sanzioni.
Non sono mancate le reazioni di solidarietà al quotidiano da parte del mondo politico italiano, da sinistra, ovviamente. “Grave l’attacco del governo ungherese a Repubblica, a cui esprimiamo piena solidarietà. È inaccettabile ogni forma di ingerenza e di intimidazione nei confronti della libertà di stampa e dell’indipendenza dei media italiani”, ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein. “Mi aspetto che anche Giorgia Meloni e il governo italiano difendano il quotidiano e, soprattutto, questi valori fondamentali che dovrebbero essere pienamente rispettati e condivisi da tutte le forze politiche”, ha aggiunto.
Poi la nota del quotidiano romano: “Repubblica non prende lezioni di giornalismo dal consigliere politico di Orbàn. A maggior ragione di fronte a immagini e dichiarazioni in video del leader ungherese che confermano quanto riportato sul sito per tutta la giornata di ieri e nell’edizione cartacea odierna del quotidiano”. Così Repubblica con una nota della Direzione, che chiude la giornata italiana di Orban,