CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Il Ponte sullo Stretto si farà, il governo tira dritto: “Attendiamo le motivazioni della Corte dei Conti, poi replicheremo”

Riunione a Palazzo Chigi

Il Ponte sullo Stretto si farà, il governo tira dritto: “Attendiamo le motivazioni della Corte dei Conti, poi replicheremo”

Politica - di Adriana De Conto - 30 Ottobre 2025 alle 14:09

“Sono tranquillo e determinato”: si è conclusa con queste parole del ministro dei Trasporti Matteo Salvini la riunione d’urgenza convocata a palazzo Chigi sul Ponte sullo Stretto. All’indomani della decisione della sezione centrale di controllo della Corte dei conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sull’opera. La riunione è durata circa un’ora e mezza ed è finita intorno alle 12.30. Con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, erano presenti i Vicepresidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani (in videocollegamento), i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.

Ponte sullo Stretto, vertice a Palazzo Chigi, il governo tira dritto

All’esito della riunione si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata  dalla Corte dei Conti. Informa la nota di Palazzo Chigi che solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, il governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento. Rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera. Il ponte sullo Stretto di Messina si farà. “La maggioranza è compatta. Andiamo avanti con il progetto e siamo convinti che, dopo 160 anni, i cantieri partiranno”. E’ quanto ha assicurato il vicepremier Salvini, al termine della riunione. “Abbiamo appena concluso una riunione con Meloni e Tajani, che mi hanno dato mandato di proseguire lungo il percorso che vi ho appena illustrato. Ci tengo a dire ai siciliani e ai calabresi, ma anche a tutti gli italiani, che andiamo avanti. Ci viene richiesto un supplemento di produzione e di documentazione: lo faremo. Abbiamo aspettato un secolo, aspetteremo un secolo e due mesi”.

Salvini: “Il ponte sullo Stretto di Messina si farà”

“Abbiamo già calendarizzato i prossimi passi – spiega – al primo Consiglio dei ministri: nei prossimi giorni informerò i colleghi su come intendiamo procedere. L’obiettivo è mettere in sicurezza i fondi necessari per quest’opera, che siamo decisi a portare avanti. Attendiamo con la massima serenità i rilievi della Corte dei Conti, ai quali siamo convinti di poter rispondere punto per punto. Daremo tutte le risposte richieste e i cantieri partiranno all’inizio del 2026“. Ancora: “Il mio obiettivo è realizzarlo, non mettere bandierine politiche. Non è il ponte di Salvini, è il ponte degli italiani. Serviranno sette anni di lavoro. E si stimano circa 120.000 unità di lavoro create durante il corso dei lavori. In un momento in cui tanti italiani, soprattutto in Calabria e in Sicilia, sono costretti ad andare all’estero per cercare un’occupazione, questo progetto rappresenta una grande opportunità: di speranza, di rilancio e di dignità. Sono convinto che abbiamo rispettato tutte le norme, italiane ed europee, e lo dimostreremo”.

“Il Ponte si farà”

“Un’infrastruttura strategica indispensabile per il Mezzogiorno, l’Italia e l’Europa non può essere respinta così”, commenta il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Spetta alla politica trovare le risposte a problemi geoeconomici, occupazionali, sociali, logistici. Il Ponte sullo Stretto è una risposta italiana che diminuirà l’inquinamento che genera anche le alterazioni climatiche. Si accorceranno le tratte da Shangai a Rotterdam, centinaia di carghi mercantili che attraversano Suez risparmieranno migliaia di miglia e si potranno fermare in Sicilia; trasportando le merci su ferro e gomma fino al cuore dell’Europa. Certo qualche porto tedesco, danese o olandese diminuirà il suo traffico, singolare che i giudici italiani non lo sappiano. O forse lo sanno? Tuttavia è chiara una cosa: Il Ponte  si farà: non per Meloni, per Salvini e per Tajani, ma per l’Italia”.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Adriana De Conto - 30 Ottobre 2025