Investire sul futuro
Il governo al lavoro sul Piano casa: prezzi calmierati e accesso al credito. Meloni: «Un obiettivo strategico»
Focus in particolare sulle giovani coppie. La premier ricorda che «senza una casa è difficile costruire una famiglia e senza famiglie non può esserci una nazione prospera e vitale». Poi torna sul Green Deal: «Basta approccio ideologico, servono pragmatismo e neutralità tecnologica»
«Stiamo lavorando alla definizione di un grande Piano Casa per mettere a disposizione delle giovani coppie alloggi a prezzi calmierati. Perché senza una casa è difficile costruire una famiglia, e senza famiglie non può esserci una Nazione prospera e vitale». Giorgia Meloni lo ha ribadito nel messaggio inviato al Green Building Forum, in corso a Milano, dove è tornata anche sul tema del Green deal non ideologico, in cui la sostenibilità ambientale vada di pari passo con la sostenibilità economica e sociale.
Meloni: «Il governo al lavoro su un grande Piano Casa»
La premier ha ricordato che l’Italia ha portato il tema della casa anche all’ultimo Consiglio europeo, dove su richiesta del nostro Paese «si è discusso di politiche abitative, alla luce del crescente problema dei costi immobiliari, in particolare per le fasce più giovani». «Abbiamo accolto con favore che, nella revisione di medio termine della politica di coesione proposta dal vicepresidente della Commissione europea Fitto, la casa sia una delle cinque nuove priorità finanziabili».
Prezzi calmierati per le giovani coppie e accesso al credito
Si tratta di «una scelta che riteniamo molto importante, perché garantire ai cittadini e alle famiglie la possibilità di acquistare una casa è un obiettivo fondamentale di questo governo. È un obiettivo strategico che stiamo perseguendo con una serie di misure estremamente concrete», ha sottolineato Meloni, ricordando anche che il governo ha riportato il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa «al suo alveo iniziale – cioè, rendere bancabili soggetti che difficilmente venivano considerati tali», potenziandolo economicamente con lo stanziamento di «670 milioni di euro fino al 2027».
Il pragmatismo necessario sul Green Deal
Ma la presidente del Consiglio è tornata anche sul tema della transizione ecologica, ribadendo che «vogliamo abbandonare definitivamente quell’approccio ideologico che ha caratterizzato finora la stagione del Green Deal europeo, e abbracciare un pragmatismo serio e ben ancorato al principio di neutralità tecnologica». «È la strada che abbiamo sostenuto anche nei lavori dell’ultimo Consiglio europeo e che continueremo a perseguire con costanza e determinazione, perché – ha sottolineato – non riteniamo che siano nell’interesse dell’Italia e dell’Europa sostenere ulteriori iniziative autodistruttive e controproducenti. Serve un deciso cambio di passo, per difendere davvero l’ambiente e sostenere lo sviluppo economico».
La premier: «La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica e sociale»
«Non ha alcun senso inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione produttiva e industriale, banalmente perché non c’è niente di “green” in un deserto», ha avvertito ancora Meloni, rilanciando la linea strategica impostata fin dall’inizio dal suo governo: «Crediamo che la sostenibilità ambientale deve camminare di pari passo con la sostenibilità economica e la sostenibilità sociale». L’Italia quindi continuerà a impegnarsi per «ridurre le emissioni e contribuire al processo di decarbonizzazione», perché «è la strada che intendiamo seguire», ma «è un percorso che va condotto con realismo, buon senso e concretezza».
L’orgoglio per «imprese e lavoratori di questa Nazione»
Intervenendo con un messaggio anche all’Assemblea pubblica Confindustria Canavese, la premier è tornata a parlare del ruolo fondamentale delle imprese e dei lavoratori per la crescita del Paese. «In questi anni, in un contesto tra i più complessi di sempre, il Sistema Italia ha dimostrato grande protagonismo e capacità di reazione. Imprese e lavoratori di questa Nazione – ha sottolineato – hanno macinato risultati di cui tutti siamo orgogliosi, e che hanno permesso all’Italia di essere ancor più forte e solida di prima». «Il Governo – ha ribadito – non ha fatto altro che credere nel protagonismo del nostro sistema produttivo, e ha lavorato per costruire le condizioni affinché quel protagonismo potesse sprigionarsi al meglio. Molto si è fatto, ma tanto ancora rimane da fare. Insieme a voi, e a chi non ha mai smesso di credere nella forza, nella solidità e nella grandezza di questa Nazione».
La premier poi è tornata anche sul tema dell’Intelligenza artificiale, ricordando che pone una sfida molto seria sull’acquisizione di nuove competenze, sulla quale è «fondamentale» lavorare «tutti insieme», e ribadendo che «i nostri sforzi devono essere finalizzati ad un obiettivo: garantire che rimanga governata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine ultimo».