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Il capo dei magistrati Parodi fa battutine sulla Meloni: “Mi piace col prosciutto”. E lancia il Comitato anti-referendum

Giustizia da riformare

Il capo dei magistrati Parodi fa battutine sulla Meloni: “Mi piace col prosciutto”. E lancia il Comitato anti-referendum

Politica - di Lucio Meo - 28 Ottobre 2025 alle 14:46

Sembra informatissimo, Cesare Parodi, il presidente dei magistrati italiani reduce dalla clamorosa gaffe sulla sentenza Berlusconi che lo aveva costretto a fare marcia indietro con la figlia del Cavaliere Marina, accusata di non aver apprezzato una sentenza arrivata dopo trent’anni. “Ho la netta impressione che il referendum potrebbe tenersi già a marzo, c’è chi parla di aprile o maggio ma io non escluderei ci potrebbe esser a marzo”, ha detto, ospite di “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio 1, il presidente dell’Anm, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari in un clima di grande goliardia, forse anche troppa.

Parodi, i magistrati e la riforma Nordio e Meloni

Parodi lavora, con tanto di Comitato per il No sul referendum della giustizia, per affossare la riforma della separazione delle carriere, e si lamenta del clima politico, non di quello giudiziario. “Spiace molto il clima che si è creato intorno alla magistratura, sarebbe bello poter parlare portando ognuno i propri argomenti, invece leggo commenti che dicono ‘voi volete fare l’opposizione, volete fare politica’. Io però vorrei solo poter discutere serenamente”. Poi il leader delle toghe ha scherzato. “Meloni? Il frutto mi piace molto, sia con il prosciutto sia come frutto”.

Il Comitato per il No dell’Anm

Non piace, al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, invece, il Comitato per il no al referendum lanciato dall’Anm. “Sono convinto che i ‘Comitati per il no’ siano un gesto che ha natura politica e non consona a un corretto modo di intendere il referendum”, ha detto al ‘Salone della Giustizia’. “Io rivendico la piena vigenza dell’articolo 21 della Costituzione, ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni. Però, per una serie di norme, i comitati referendari hanno una caratterizzazione politica e allora io ritengo che l’Anm sia andata oltre”, ha aggiunto poi Sisto a margine dell’evento sottolineando che “il magistrato deve apparire terzo ed imparziale”.

Il Comitato, come recita lo statuto, ha “come scopo immediato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti dalla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e sull’importanza di preservare l’attuale sistema di garanzie dei diritti dei cittadini e quindi di promuovere la vittoria del no al referendum costituzionale”. Ma è finanziato dall’Anm, con soldi veri, come fosse un partito che scende in campo. Qualche dubbio sull’invasione di campo resta…

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di Lucio Meo - 28 Ottobre 2025