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Guerriglia a Rio de Janeiro tra narcos e polizia: 64 morti. Il governatore contro Lula: colpa sua, trascura la sicurezza

Brasile criminale

Guerriglia a Rio de Janeiro tra narcos e polizia: 64 morti. Il governatore contro Lula: colpa sua, trascura la sicurezza

Emersa dalle prigioni di Rio, la banda criminale del Comando Rosso ha enormemente allargato il proprio controllo nelle favelas negli ultimi anni

Esteri - di Laura Ferrari - 29 Ottobre 2025 alle 14:56

Almeno 64 persone, tra sospetti e agenti, sono state uccise nell'”Operazione Containment” nei complessi a nord di Rio de Janeiro. Lo riportano i media brasiliani. L’azione, condotta congiuntamente da polizia civile e militare, mirava a contrastare l’espansione della fazione criminale Comando Vermelho (Comando Rosso).

Droni e bombe contro la polizia di Rio de Janeiro

L’operazione ha portato al sequestro di 31 fucili e l’arresto di 81 persone, tra cui un leader del gruppo. I criminali hanno lanciato esplosivi con droni contro agenti e civili, e i residenti – secondo Folha – hanno denunciato sparatorie e strade bloccate. Scuole e strutture sanitarie hanno sospeso le attività nelle aree colpite. Secondo la Procura, i complessi sono strategici per il traffico di droga e fanno parte del progetto di espansione del Comando Vermelho, (Comando Rosso) che conta 67 membri incriminati, tra cui i leader Edgar Alves de Andrade, detto Doca, e Pedro Paulo Guedes, noto come Pedro Bala.

Chi sono i criminali del comando rosso

Emersa dalle prigioni di Rio, la banda criminale del Comando Rosso ha enormemente allargato il proprio controllo nelle favelas negli ultimi anni. Rio è stata teatro di raid mortali della polizia per decenni. Nel marzo 2005, circa 29 persone furono uccise nella regione di Baixada Fluminense a Rio, mentre nel maggio 2021, 28 furono uccise nella favela di Jacarezinho.

Il governatore dello Stato di Rio, Claudio Castro, ha affermato in un video pubblicato sul social X che 60 sospetti criminali sono stati “neutralizzati” durante il massiccio raid che ha definito la più grande operazione di questo tipo nella storia della città. Sono stati sequestrati 93 fucili e più di mezza tonnellata di droga, ha aggiunto il governo dello Stato, precisando che colo che sono morti “hanno opposto resistenza all’azione della polizia”.

La strage di Rio de Janeiro e le accuse al governo di sinistra

Il governatore Castro, che è del Partito Liberale conservatore di opposizione, ha affermato che il governo federale dovrebbe fornire maggiore sostegno alla lotta contro la criminalità, lanciando una frecciata all’amministrazione del presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva.

Secondo il governatore, si tratta di un’operazione più ampia rispetto al 2010: dopo quel periodo, gli UPP sono stati installati nello stato. “Purtroppo, questa volta, come per tutto questo mandato di Lula, non abbiamo l’aiuto di veicoli blindati o agenti delle forze di sicurezza e di difesa federali”, ha detto Castro. Castro ha anche criticato la sentenza della Corte Suprema che limita le operazioni nelle favelas, favorendo secondo lui la crescita del traffico di droga.

Lula distratto sui temi della sicurezza in Brasile

Gleisi Hoffmann, referente dell’amministrazione Lula presso il parlamento, ha concordato sulla necessità di un’azione coordinata, ma ha citato la recente repressione del riciclaggio di denaro sporco come esempio dell’azione del governo federale contro la criminalità organizzata. Il vicepresidente Geraldo Alckmin e diversi ministri si sono riuniti dopo l’operazione. Il capo di gabinetto Rui Costa ha richiesto una riunione d’emergenza a Rio per oggi, alla quale parteciperanno anche lui e il ministro della Giustizia Ricardo Lewandowski.

La polizia di Rio ha scritto sul social X che quattro agenti sono morti nell’operazione. “I vili attacchi dei criminali contro i nostri agenti non resteranno impuniti”, si legge nel post. Un numero imprecisato di persone è rimasto ferito. I filmati pubblicati sui social mostrano fiamme e fumo che si alzano dalle due favelas prese di mira mentre risuonano gli spari. Il Dipartimento dell’Istruzione della città ha dichiarato che 46 scuole nei due quartieri sono state chiuse e la vicina Università Federale di Rio de Janeiro ha annullato le lezioni serali e ha invitato le persone nel campus a cercare riparo.

Secondo i media locali, alcuni membri di bande criminali hanno bloccato le strade nella zona nord e sud-est di Rio in risposta al raid. L’azienda di trasporti Rio Onibus ha reso noto che almeno 70 autobus sono stati requisiti per essere utilizzati per blocchi stradali, causando danni ingenti. La polizia ha precisato che l’operazione ha fatto seguito a un anno di indagini sul gruppo criminale.

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di Laura Ferrari - 29 Ottobre 2025