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Flotilla, israeliani a bordo dell’Alma, equipaggio fermato. Tajani: “Gli italiani saranno portati al porto di Ashdod e poi espulsi”

Abbordaggio

Flotilla, israeliani a bordo dell’Alma, equipaggio fermato. Tajani: “Gli italiani saranno portati al porto di Ashdod e poi espulsi”

Politica - di Stefania Campitelli - 1 Ottobre 2025 alle 21:17

“L’abbordaggio è iniziato”. Così con malcelato orgoglio gli attivisti della Flotilla intorno alle 19,30 dai canali social e dalla diretta streaming a bordo. L’intercettazione è iniziata dalla barca Alma, che risulta essere stata isolata poco dopo l’arrivo dell’alt da parte di Israele. “Stanno per iniziare le operazioni di abbordaggio da parte delle imbarcazioni militari che si sono palesate. E si trovano in questo momento vicine alla testa della Flotilla. Non siamo nelle condizioni di poter dire tra quanto inizieranno le operazioni, ma è certo che sarà una nottata lunga e difficile”. Così il deputato del dem Arturo Scotto intervenendo a Ztl su Giornale Radio.

Flotilla, inizia l’abbordaggio. La diretta da bordo

Alle 19,40 Benedetta Scuderi, l’europarlamentare di Avs a bordo della Flotilla, scrive su Instagram: “Ci sono diverse imbarcazioni che stanno bloccando la nostra strada a poche miglia da noi. Da lì inizierà l’intercettazione. Restate connessi, ci stanno per fermare”. Le prime notizie dell’intercettazione scontata da parte della Marina israeliana, visto il rifiuto degli attivisti di rientrare, arrivano dall’equipaggio della Flotilla. Intorno alle 20,30 è ufficiale la notizia che le forze israeliane sono a bordo della nave Alma e hanno fermato membri dell’equipaggio. Nessun attivista avrebbe opposto resistenza. L’operazione andrà avanti per ore, forse oltre la mezzanotte, sa sapere più tardi il ministro Antonio Tajani.

Crosetto: non lo chiamerei attacco, lo chiamerei blocco

“Non lo chiamerei attacco, lo chiamerei blocco. Mi auguro che tutto avvenga con calma, con razionalità, senza che ci sia nessun problema. Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod. Dove poi ogni nazione si attiverà per verificare come far rientrare i propri connazionali”. Così il ministro della Difesa Guido Corsetto intervistato dal Tg1. “L’importante è che quello che accadrà nelle prossime ore, avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia gli equipaggi e le persone che sono a bordo che le autorità israeliane. Aspettiamo la fine di questa cosa”.

Tajani: gli italiani saranno portati al porto di Ashdod  e poi verranno espulsi

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani dai microfoni di Cinque minuti sul Tg1 ha fatto un primo bilancio. “Se nessuno commette errori la vicenda dovrebbe concludersi senza danni”, ha detto interpellato da Bruno Vespa. “Abbiamo dato mandato mandato all’ambasciata a Tel Aviv e ai consolati di Gerusalemme e Tel Aviv di assistere tutti gli italiani che verranno portati probabilmente nel porto di Ashdod ma poi verranno espulsi. Credo ci sarà un volo che li accompagnerà in Europa insieme agli altri”. Tajani ha sottolineato che “l’abbordaggio” da parte degli israeliani era “previsto”. “Ho parlato più volte con il ministro Saar – ha aggiunto – affinché non ci fossero azioni violente da parte delle forze armate di Tel Aviv. Anche i portavoce della Flottilia ci hanno detto che loro avranno un atteggiamento gandhiano non reagiranno di fronte all’abbordaggio”.

L’appello della premier Meloni da Copenaghen

Nel corto circuito di notizie si è sparsa anche la voce che fossero state state esplose delle mine in mare. La notizia, fonte al Jazeera, non è stata confermata. La Marina turca era intervenuta nel pomeriggio per evacuare 11 attivisti. La premier  Giorgia Meloni da Copenaghen era tornata, prima del blocco, a commentare l’iniziativa.  “Irresponsabile insistere. Forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità”, ha detto dalla capitale danese. “Penso che il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria, poi si è scoperto che non era per una questione umanitaria, era per forzare un blocco navale. E già diventa un’altra cosa. Del resto se fosse stato per una ragione umanitaria si sarebbero accolte le numerose proposte che sono state fatte per poter consegnare quegli aiuti in sicurezza”.

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di Stefania Campitelli - 1 Ottobre 2025