
"La Regione è persona offesa"
Emiliano (al ridicolo) dichiara guerra a Netanyahu: ecco perché la Regione Puglia ha denunciato Israele
La giunta della Regione Puglia, guidata dal presidente Michele Emiliano, ha oggi deciso di sporgere denuncia nei confronti del governo israeliano per il sequestro e l’arresto di cittadini italiani e pugliesi impegnati nella missione di pace della Global Sumud Flotilla. Lo si legge in una nota della Regione Puglia.
Almeno tre i pugliesi arrestati dopo essere stati intercettati e arrestati in acque internazionali: portavano aiuti umanitari alla popolazione di Gaza su piccole barche battenti bandiera italiana.
“La consumazione – dichiara Emiliano – di atti di violenza a bordo di imbarcazioni italiane e in danno di concittadini inermi, arbitrariamente sequestrati e condotti nelle carceri israeliane, assieme al sequestro e successivo affondamento delle stesse imbarcazioni, configurano reati gravissimi che ledono i valori e i principi fondamentali dello Statuto della Regione Puglia che è persona offesa e danneggiata dalle azioni criminali del governo di Israele”.
Emiliano vs Israele in nome dei missionari pugliesi della Flotilla
Tra i “missionari pugliesi”, con Francesca Amoruso e Lorenzo D’Agostino il più noto è Tony Lapiccirella, attivista barese, 35 anni, di “professione” attivista a tempo pieno. Esempio del comunista del terzo millennio, prima della missione per Gaza nel suo cursus honorum vanta peregrinazioni per il globo “per il diritto alla casa e contro la speculazione edilizia, dopo esperienze in Germania, Europa e America, è tornato in Puglia. Era anche presente alle proteste del G7 in Puglia, a Borgo Egnazia. Nei mesi scorsi è entrato nella Freedom Flotilla Italia”.
L’attivista pugliese Tony La Piccirella asfaltato da Bruno Vespa
Proprio Lapiccirella ha subito il liscia e busso di Bruno Vespa a Porta a Porta, accusando l’equipaggio della missione di non curarsi davvero delle sorti della popolazione palestinese: «Posso dire che non ve ne fotte niente di portare gli aiuti alle persone? Voi volevate stabilire un collegamento diretto, non riuscirete ad averlo e lo sapevate prima di partire».
Il lamento di La Piccirella: “Sono tornato dalla Flotilla col mal di gola”
L’attivista pugliese, all’arrivo a Fiumicino, si è lagnato del trattamento avuto nelle carceri israeliane, ma dopo la liberazione ha festeggiato. «Ho fumato tante sigarette e abbracciato compagni e cuori fino a tardi», ha aggiunto. «Mi fa male la gola, ma mi stanno prendendo cura». Già dimenticati gli aiuti alla popolazione di Gaza, che istituzioni internazionali e la chiesa cattolica attraverso il cardinale Pizzaballa avevano garantito di consegnare. Ma evidentemente non era quello il vero scopo della missione della Flotilla.