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Da Budapest l’ultima speranza di pace. Mosca studia la rotta del volo di Putin per arrivare senza “agguati”

Vertice con Trump

Da Budapest l’ultima speranza di pace. Mosca studia la rotta del volo di Putin per arrivare senza “agguati”

L'incontro con Vladimir Putin a Budapest, ha spiegato Trump, sarà "un vertice a due" anche se "Zelensky rimarrà in contatto"

Esteri - di Laura Ferrari - 18 Ottobre 2025 alle 14:43

«Perché Budapest? Da ieri in molti nel mondo si chiedono e avanzano ipotesi sulle ragioni per cui l’Ungheria è stata scelta come luogo dell’incontro fra i Presidenti di Russia e Stati Uniti. La risposta è semplice: siamo gli unici rimasti in Europa a percorrere ancora la strada della pace», ha affermato il consigliere di Viktor Orban, Zoltan Kovacs.

«Non abbiamo mai dato lezioni a nessuno, né quando erano al governo, né quando erano all’opposizione. Non abbiamo mai chiuso i canali del dialogo. E’ difficile convincere qualcuno di qualsiasi cosa se non gli parli», ha aggiunto. E ancora: «Da anni siamo dalla parte della pace in modo deciso e coerente. Abbiamo scelto la cooperazione invece del confronto, il rispetto reciproco invece della stigma, questo è il percorso della pace. Oggi l’Ungheria è l’unico Paese in Europa in cui c’è una reale possibilità che i colloqui fra Usa e Russia possano infine portare la pace e dove forse le prospettive europee possono ancora essere tenute in conto. Bruxelles può esserci isolata, ma noi continuiamo a negoziare», ha aggiunto.

Trump e Putin a Budapest: cosa aspettarsi dal vertice

Ma quale rotta intraprenderà l’aereo che trasporterà Putin a Budapest? L’Ungheria, Paese membro dell’Unione europea, non ha sbocchi sul mare e confina quasi interamente con altri membri dell’Ue. Gli unici Stati extra-Ue con cui confina sono Serbia e Ucraina. Tuttavia, è altamente improbabile che il presidente russo decida di raggiungere Budapest attraversando i cieli di un Paese a cui ha dichiarato guerra.

L’Ungheria è membro dell’Ue, la quale ha inflitto sanzioni alla Russia per la sua guerra di aggressione. Tra le misure introdotte dopo l’invasione dell’Ucraina c’è il divieto di viaggiare nell’Unione per numerosi alti funzionari russi. Questa misura, tuttavia, non ha toccato Putin e il suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, che sono stati «solamente» bersaglio del congelamento dei loro beni personali nell’Ue. Lo ha ricordato ieri un portavoce della Commissione europea ribadendo che Bruxelles non ha «nello specifico imposto loro un divieto di viaggio». Nondimeno, c’è un ulteriore ostacolo: l’Ue ha di fatto chiuso i suoi cieli agli aerei governativi russi nell’ambito del suo regime sanzionatorio. Esistono comunque eccezioni, come gli atterraggi di emergenza o per scopi umanitari. Inoltre, gli Stati membri possono concedere deroghe caso per caso.

Colloqui di Putin a Budapest: perché la scelta della capitale ungherese

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha precisato che il suo governo è pronto «a creare le condizioni affinché i presidenti di Usa e Russia possano avere colloqui» a Budapest. «Attendiamo il presidente Vladimir Putin. Gli daremo l’opportunità di entrare in Ungheria, avere un incontro di successo e poi tornare a casa. Non servono accordi con nessuno», ha affermato il capo della diplomazia ungherese ieri in conferenza stampa. Occorre ricordare un altro elemento: nel marzo 2023 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin, con l’accusa della deportazione di minori ucraini in Russia. Lo scorso aprile l’Assemblea nazionale ungherese ha approvato la proposta del governo di Orban di avviare il ritiro del Paese dalla Cpi. 

Perché il volo di Putin rischia essere tre volte più lungo del previsto

Al di là della posizione ungherese, resta il nodo dei Paesi confinanti. Una possibilità per Putin è che uno o più Paesi dell’Ue concedano al suo aereo una deroga speciale per il sorvolo del loro spazio aereo: la Romania, per esempio, oppure la Bulgaria, che confina con la Serbia; oppure ancora la Polonia e la Slovacchia nel caso venga percorsa una rotta settentrionale. L’alternativa è una tortuosa rotta attraverso Mar Nero, Turchia, Mediterraneo orientale e Balcani occidentali, tutto per evitare lo spazio aereo dell’Ue.

Si tratterebbe di una rotta di volo di circa 5 mila chilometri, ben più lunga della rotta diretta di 1.500 chilometri e con un tempo di volo di circa tre ore, che come già detto non è praticabile per ovvi motivi. Questa tortuosa deviazione richiederebbe un attento coordinamento con le autorità di controllo del traffico aereo turche e serbe e potenziali piani di emergenza in caso di condizioni meteorologiche avverse o complicazioni diplomatiche. Inoltre, esigerebbe comunque il sorvolo del Mar Nero, che presenta ancora rischi stante l’attività militare nell’area. In ogni caso, non sarebbe la prima volta che Putin o altri funzionari russi devono adottare rotte creative per partecipare a vertici internazionali dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Che cosa ha detto Trump a Zelenksy

Al vertice di venerdì, il presidente americano Donald Trump ha esortato l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky a negoziare un accordo con la Russia, raffreddando le speranze di Kiev di ottenere missili da crociera Tomahawk dagli Stati Uniti. Dopo l’atteso incontro alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato su Truth Social che «è tempo di fermare le uccisioni e fare un accordo», proponendo che Russia e Ucraina si fermino sulla linea del fronte attuale e «lasciando che sia la storia a decidere chi ha vinto». Zelensky ha definito i «colloqui cordiali», ma ha ammesso che Trump non ha dato via libera alle armi richieste: «Non ha detto di no, ma per oggi non ha detto sì».

Il leader ucraino ha ribadito l’importanza dei Tomahawk, affermando che Mosca «ha paura» di questi armamenti a lungo raggio, ma ha riconosciuto che Washington teme un’escalation del conflitto. Dopo il recente insuccesso del vertice Usa-Russia in Alaska, Zelensky sperava di sfruttare la crescente frustrazione di Trump verso Putin, ma è ripartito senza aver incassato promesse concrete dal tycoon. Trump, infine, ha annunciato l’imminente vertice con il presidente russo a Budapest, dichiarandosi fiducioso che Putin voglia «porre fine alla guerra».

 

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