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Cresce la fiducia dei giovani italiani nel futuro. In foto, un momento della cerimonia di laurea in piazza della Ca’ Foscari di Venezia

Il tempo dell'ottimismo

Cresce la fiducia dei giovani italiani nel futuro: economia, cultura, lavoro ora sono fattori di speranza

L'ottava rilevazione dell'Indice di Fiducia dei giovani, realizzata dal Consiglio nazionale con l'Istituto Piepoli, registra la crescita dei sentimenti positivi nella fascia d'età tra i 18 e i 34 anni

Cronaca - di Luciana Delli Colli - 21 Ottobre 2025 alle 15:33

I giovani italiani hanno sempre più fiducia nel futuro e guardano con particolare ottimismo alla situazione economica, all’equilibrio tra vita e lavoro, all’accesso alla cultura, alle innovazioni, a partire dall’intelligenza artificiale. È quanto emerge dall’ottava rilevazione dell’Indice di Fiducia dei Giovani, realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni, con il supporto scientifico dell’Istituto Piepoli. In particolare, a settembre l’indice, che tiene conto di 15 diversi indicatori, ha registrato un valore complessivo di 66,2 punti, solidamente attestato nella fascia medio-alta di fiducia e in crescita rispetto alla rilevazione precedente, realizzata giugno.

Cresce la fiducia dei giovani italiani nel futuro

Da allora i sentimenti positivi nel loro complesso sono cresciuti del 4%, attestandosi al 63%. In questo quadro, la speranza è aumentata del 2%, mentre sono diminuite della stessa percentuale tanto l’amarezza quanto la paura. L’ottimismo verso il futuro resta solido al 54% e si registrano picchi di crescita rispetto a fattori come l’economia, che cresce del 2% su giugno con un saldo complessivo di +20 punti dall’inizio delle rilevazioni, e l’equilibrio vita-lavoro, che mantiene il livello del 41%, che già nella scorsa rilevazione rappresentava il picco dall’inizio delle serie.

Non solo economia e lavoro: l’ottimismo verso cultura e cambiamento

L’ottimismo nel futuro, inoltre, si traduce anche in apertura verso il cambiamento: la fiducia nell’intelligenza artificiale cresce di dieci punti rispetto a giugno (saldo positivo +34%), segno di una generazione sempre più pronta a leggere l’innovazione come leva di crescita. Torna a salire anche l’importanza attribuita alla cultura, che arriva al 71% (+2%), confermando il ruolo centrale dell’accesso a libri, eventi e spettacoli come fattore di benessere e coesione sociale.

Migliora il giudizio sulla parità di genere

Segnali positivi si registrano anche rispetto alla parità di genere: l’indice di misurazione della percezione della disuguaglianza migliora del 3%, sebbene complessivamente il 61% degli intervistati continui a ritenere che le condizioni delle donne siano peggiori rispetto a quelle degli uomini.

Le aspettative su lavoro stabile e salari

Dal punto di vista dell’indipendenza economica l’84% dei giovani intervistati riferisce che le proprie condizioni dipendono dalla famiglia anche per poter completare gli studi e ritiene i compensi ricevuti non adeguati né ai bisogni né alla quantità di lavoro richiesta: la percezione dell’adeguatezza degli stipendi si attesta su un dato piuttosto basso, al 29%, mentre cresce dell’1%, arrivando all’85%, l’importanza attribuita a un lavoro stabile per costruire il proprio futuro.

In calo la fiducia verso l’Ue

Tra gli indicatori in calo si trova invece quello della fiducia nei confronti dell’Unione europea che, pure rimanendo tendenzialmente alta (63%), è diminuita del 13% negli ultimi 12 mesi. Stessa dinamica per la fiducia nei confronti del sistema educativo, che resta a un livello alto (60%), ma in calo del 18% rispetto a settembre 2024.

La presidente del Cng: «I giovani italiani sono pronti a costruire il proprio futuro con consapevolezza»

«I dati di questa rilevazione – ha commentato Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – ci consegnano un segnale importante: i giovani italiani guardano avanti con fiducia, si mostrano aperti al cambiamento e pronti a costruire il proprio futuro con consapevolezza. Crescono la speranza, la fiducia nell’economia, l’interesse per la cultura e la propensione a considerare l’innovazione e le nuove tecnologie come strumenti di progresso e inclusione. È il ritratto di una generazione che, pur in un contesto complesso, sceglie di reagire con ottimismo e determinazione, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e di resilienza».

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di Luciana Delli Colli - 21 Ottobre 2025