La retromarcia
Conte festeggia il no dei giudici al Ponte, ma da premier sognava un tunnel sottomarino “miracoloso” (video)
Festeggia, Giuseppe Conte, ora che sta all’opposizione. Festeggia lo stop, si spera provvisorio, della Corte dei Conti al progetto del governo Meloni per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. “Il progetto del Ponte sullo Stretto è miseramente fallito. Sotterrato dai rilievi della Commissione europea, prima, e adesso anche della Corte dei Conti. L’avevamo già denunciato: viola norme europee e interne, procedurali e ambientali”. Cinque anni fa, però, da premier, nel governo giallo-verde con la Lega, quella dell’attuale ministro dei Trasporti Salvini, principale sponsor del Ponte, la pensava diversamente. Come del resto la sinistra…
Dopo un iniziale innamoramento per il progetto più tradizionale, nel 2020, aveva virato su un super tecnologico, e molto più complesso dal punto di vista della sicurezza, tunnel sottomarino, costosissimo, a cinque stelle. “Un tunnel che unisca la Sicilia allo Stivale potrebbe essere la via da seguire”, disse più volte. Al punto da meritarsi una paginata su “Repubblica” (nel riquadro in alto) con i dettagli del tunnel “miracoloso”. “È necessario pensare, aveva affermato il presidente del Consiglio, a un “capolavoro di ingegneria”, ma quando “si riveleranno le condizioni”, aveva detto nel video in basso. Poi la giravolta spaziale. Ora al Ponte e al tunnel, preferisce il traghetto…