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Commissione Covid, FdI attacca sulle relazioni tra Pd, Arcuri e Benotti: “Buttati 750 milioni per mascherine non a norma e sequestrate”

La GdF le sequestrò

Commissione Covid, FdI attacca sulle relazioni tra Pd, Arcuri e Benotti: “Buttati 750 milioni per mascherine non a norma e sequestrate”

Intermediari improvvisati, acquisto di dispositivi di protezione a prezzi fuori mercato e ‘relazioni pericolose’: l'audizione del maggiore Eugenio Marmorale. Furono acquistati dpi a prezzi più alti rispetto alla media del mercato dell'epoca

Politica - di Redazione - 21 Ottobre 2025 alle 15:08

Intermediari improvvisati, acquisto di mascherine a prezzi fuori mercato e ‘relazioni pericolose’ tra Domenico Arcuri e personalità legate al Pd. È questo il quadro dipinto nel corso dell’audizione della commissione Covid da parte del maggiore Eugenio Marmorale, capo sezione della Sezione Dnaa dell’Ufficio analisi del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza.

Mascherina-gate, 750 milioni di euro ‘buttati’ in dpi sequestrati dalla Gdf

Dall’indagine condotta dal maggiore Marmorale, già comandante della Terza sezione del Gruppo tutela del risparmio del medesimo Nucleo speciale, risulta che la struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri acquistò ingenti quantità di mascherine da consorzi cinesi a prezzi più alti rispetto alla media del mercato dell’epoca. Ma non solo. Questi dispositivi sanitari non erano a norma. E, quindi, quasi 340 milioni di mascherine dal valore di 750 milioni di euro sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza. Come se non bastasse, la struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri si rifiutò di acquistare mascherine a prezzi inferiori. Mascherine che erano state proposte da aziende italiane oppure da ambasciate italiane all’estero. “Ritengo sia necessario che venga fatta chiarezza su questo sinistro sperpero di soldi dei contribuenti italiani”, dichiara in una nota Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.

Le ‘relazioni pericolose’ tra Arcuri e Benotti

Nel corso dell’audizione, proprio Buonguerrieri ricorda che nel 2021, in sede di interrogatorio, il dottor Arcuri, all’epoca indagato, ammetteva: “Conosco Benotti dal 2014…le ragioni per cui lo conosco hanno a che fare con la sua collocazione all’interno dello staff del Ministro delle Infrastrutture, On. Del Rio, il cui Capo di Gabinetto era il Dott. Bonaretti…”. E ancora, la capogruppo di FdI aggiunge: “Vengo a sapere che questo signore ha consuetudine con staff ministeriali molto antica; essendo stato parte dello staff del Ministro dell’Agricoltura Onorevole De Castro e del Sottosegretario Onorevole Gozzi…aggiungo che mi fu presentato come il Professor Benotti, una persona particolarmente vicina alla Segreteria di Stato Vaticana”.

Zedda (FdI): “203 milioni di euro in provvigioni finite nelle mani degli amici del Pd”

Secondo Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Covid, ormai non ci sono più dubbi: “l’ex commissario alla struttura d’emergenza Covid, Domenico Arcuri, favoriva gli amici del Pd nell’acquisto delle mascherine”. Il commissario straordinario, già da prima dello scoppio della pandemia, conosceva Mario Benotti, l’ex giornalista Rai indagato per traffico di influenze nell’ambito del ‘mascherine-gate’ e deceduto nel giugno 2003. “Significativo che questi legami si siano intensificati dall’ottobre 2019. Legami che risultano inquietanti per due ragioni: per i 203 milioni di euro di provvigioni che sono stati conseguiti dagli intermediari nella compravendita di mascherina dalla Cina; per le intercettazioni dei carabinieri, pubblicate mesi fa dal quotidiano La Verità, dalle quali emergerebbe l’interessamento di Massimo D’Alema per annullare una commessa di mascherine in piena emergenza pandemica al fine di favorire Benotti”, attacca Zedda.

Le opposizioni screditano l’audito: “Confonde le mele con le pere”

L’audizione è stata caratterizzata da continui tentativi dei commissari d’opposizione di delegittimare l’operato svolto dal maggiore Marmorale; che hanno accusato di “mischiare le pere con le mele” per aver effettuato comparazioni improprie tra mascherine diverse tra loro e tra acquisti compiuti in periodi differenti della pandemia. Queste accuse sono arrivate dopo vari tentativi di impedire che l’audizione stessa si tenesse perché riguardava processi ancora in corso. Di fronte a un simile atteggiamento, i membri di Fratelli d’Italia della commissione Covid hanno annunciato che scriveranno una lettera ai presidenti di Camera e Senato per stigmatizzare il comportamento delle opposizioni nei confronti della Guardia di Finanza.

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di Redazione - 21 Ottobre 2025