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Cgil, piazza scarna. O non c’è emergenza democratica o la manifestazione è stata un flop

La mobilitazione fallita

Cgil, piazza scarna. O non c’è emergenza democratica o la manifestazione è stata un flop

Gli organizzatori parlano di 200mila partecipanti ma i numeri della Questura dicono che a Roma hanno manifestato in 50mila. in entrambi i casi la mobilitazione di Landini non smuove le folle. E legittima le politiche del governo Meloni per famiglie e lavoratori

L'Editoriale - di Giovanna Ianniello - 25 Ottobre 2025 alle 20:37

Sarà stato il virale cambio di rivendicazione al fotofinish o magari il giorno sbagliato. Sarà dipeso dal meteo sfavorevole o dai big match del campionato in calcio in programma nel pomeriggio. Le ragioni che possono spiegare i numeri della manifestazione della Cgil sono potenzialmente molteplici sulla carta e tutte valide. Resta tuttavia una verità indiscutibile: se a Giorgia Meloni, all’inizio del suo mandato da presidente del Consiglio dei ministri, qualcuno avesse detto un mese fa che dopo tre anni di governo, per contestare le sue politiche, sarebbero scese in piazza 50 mila persone (dati della Questura) per una mobilitazione nazionale organizzata e sostenuta dal sindacato di Landini, probabilmente ci avrebbe messo la firma.

E a poco è servita anche la notizia della partecipazione di Sigfrido Ranucci, sicuramente il nome più evocativo del momento per una storia gravissima che lo ha visto purtroppo protagonista, svelando con sorpresa che tra i temi rivendicati dalla piazza, oltre alla manovra e al lavoro, c’era anche la difesa della libertà di stampa.

Qualcuno dirà, sicuramente a ragione, che di questi tempi portare in piazza 50 mila persone non è impresa da poco. È sicuramente vero. Ma se a dirlo sono le stesse persone che sostengono che l’Italia sta vivendo una emergenza democratica e che diritti fondamentali, come quello della libertà di pensiero e di parola sancito dalla nostra Costituzione, sono fortemente a rischio, beh, 50 mila o persino 200 mila persone (come dice l’organizzazione) che scendono in strada e manifestano sono veramente, veramente poche.

Dunque: o in Italia non c’è emergenza democratica e questo giustifica i numeri delle piazze della Cgil oppure c’è emergenza e la manifestazione è stata un flop. La realtà invece è chiara: non c’è emergenza democratica, non c’è alcun pericolo di violazione dei diritti e soprattutto la manovra economica non è contro i lavoratori. Anzi, è a sostegno delle famiglie e del lavoro e tutti i dati macro economici dimostrano che l’Italia sta cambiando rotta rispetto al passato grazie a questo governo. Pensare al futuro adesso non fa più paura come un tempo e i cittadini se ne sono accorti e per questo hanno scelto di dare fiducia a Giorgia Meloni. Con buona pace di Landini, del Pd, del M5s e della sinistra.

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di Giovanna Ianniello - 25 Ottobre 2025