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arbitro

78mila euro di vincite

Calcioscommesse, arrestato a Reggio Calabria un arbitro che alterava le partite: espulsioni e rigori per decidere gli incontri

Secondo la Procura , il fischietto avrebbe alterato diverse partite. Rilevato un giro di puntate anomale nelle partite incriminate

Cronaca - di Gianni Giorgi - 29 Ottobre 2025 alle 18:53

L’arbitro Luigi Catanoso è finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Penalty” coordinata dalla Procura di Reggio Calabria diretta da Giuseppe Borrelli. L’accusa riguarda una presunta frode sportiva su partite dei campionati Primavera e Primavera 2, con l’obiettivo — secondo gli investigatori — di estendere il sistema anche ai campionati professionistici.

Le partite e i malori simulati

12 gennaio 2020l’arbitro Luigi Catanoso si accascia al suolo. Aveva già accusato problemi fisici nel primo tempo e, quando mancano undici minuti al termine di un Gubbio–Virtus Verona che gli umbri stanno vincendo, non ce la fa più. Il dolore è troppo forte, e il direttore di gara produrrà certificati medici per provarlo. Ma i dubbi restano: quell’infortunio “decide” una partita sulla quale viene registrato un flusso anomalo di scommesse provenienti dalla Calabria.

Benevento-Cesena

Il refrain, senza malori, si ripete in Benevento-Cesena il 2024, match del campionato Primavera 2 terminato 3-2 per i campani. Anche in questo caso si registrano anomalie nei flussi di scommesse, segnalate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Le scommesse concentrate su Reggio Calabria

La maggior parte delle giocate anomale viene effettuata in provincia di Reggio Calabria. L’alert scatta per le puntate sul risultato “1”: su 40mila euro totali giocati, ben 37mila vengono scommessi sulla vittoria del Benevento, con vincite complessive superiori a 78mila euro.

Le giocate appaiono frazionate — per evitare, secondo l’accusa, l’identificazione — e il 30% delle scommesse anomale risulta concentrato a Reggio Calabria. Inoltre, l’Adm segnala il nome del direttore di gara: è ancora Luigi Catanoso, lo stesso del match del 2020, facendo così accendere i riflettori sull’arbitro.

Espulsioni ingiustificate

I fari degli inquirenti tornano così su Catanoso e sul precedente di Virtus Verona–Gubbio, che già aveva destato perplessità. Analizzando a ritroso la carriera dell’arbitro, emergerebbe “una serie di anomalie nella condotta del direttore di gara”, secondo quanto riportato negli atti.

Sono però le partite del 2024 a rafforzare i sospetti: nell’ordinanza di custodia cautelare compaiono cronache di match con espulsioni e decisioni arbitrali sorprendenti, tali da oscurare il risultato sportivo e alimentare i sospetti di combine.

E cosi è arrivata la richiesta avallata dal Gip del provvedimento cautelare.

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di Gianni Giorgi - 29 Ottobre 2025