
Francia e frontiere
Caccia ai migranti coi droni per spedirli in Italia: i metodi della Francia di Macron che non fanno notizia
Ricordate quando Macron lamentava che l’Italia non fosse abbastanza ospitale con gli immigrati? Quelle dichiarazioni suonano particolarmente contradditorie alla luce delle immagini e dei reportage che arrivano dalla frontiera francese confinante con la Val di Susa.
«Migranti cacciati dalla Francia. “La frontiera è militarizzata”»: questo il titolo dell’inchiesta di Repubblica, purtroppo nascosta nell’edizione locale torinese, come se fosse un tema d’interesse regionale e non nazionale.
Ecco come la Francia di Macron accoglie i migranti
Tutto nasce da una denuncia dettagliata dal Rifugio Fraternità Massi di Oulx, l’associazione guidata da don Luigi Chiampo che con l’aiuto di un gruppo di volontari fronteggia il flusso di migranti che giungono nell’Alta Val di Susa, in transito dall’Italia o respinti al confie dai francesi.
Uno dei religiosi ha raccontato a Repubblica che la polizia francese si è attrezzata con le ultime risorse della tecnologia: da qualche tempo la gendarmeria impiega anche i droni, oltre a motoslitte e infrarossi, costringendo le persone a rischiare la vita nei boschi e sui pendii scoscesi della zona. Medici ed educatori del Rifugio parlano di un centinaio di migranti in transito (forzato) al giorno, in gran parte africani o mediorientali, con i minori non accompagnati che sarebbero circa un quarto dei flussi totali. “Illegittimo mandare indietro chi chiede asilo. Bloccati anche disabili e intere famiglie, ogni giorno curiamo feriti”, si legge ancora nel drammatico reportage.
La testimonianza di don Luigi Chiampo e degli altri religiosi
Come hanno raccontato nelle scorse settimane anche al quotidiano Avvenire, le immarcescibili guardie di frontiera transalpine hanno respinto anche una mamma sudanese in sedia a rotelle con due figli minori e una ragazza incinta da sette mesi. I migranti in marcia verso l’Ue provengono in larga parte dagli sbarchi e sono in prevalenza africani quindi si prevede una pressione forte su Oulx, che ha ormai doppiato Ventimiglia.
La struttura impiega 10 persone e coinvolge oltre 100 volontari nel rifugio per dare assistenza sanitaria e legale e consentire di lavarsi e cambiarsi d’abito soprattutto con calzature adatte.
Che cosa ha promesso Macron: ignorato il trattato del Quirinale
Ma il tema drammatico è la svolta di Macron: con la militarizzazione del confine con la totale assenza di solidarietà con un partner come l’Italia. Con i tanto sbandierati accordi di Schengen di fatto disapplicati. La Francia di Macron accogliente e l’Italia di Meloni intollerante verso gli immigrati è una favoletta alla quale credono solo Schlein e compagni. Senza dimenticare che ci sarebbe il celebrato Trattato del Quirinale, firmato tra squilli di tromba da Macron e l’allora premier Draghi, sotto gli occhi del presidente Mattarella e dell’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Nelle foto della firma i protagonisti sono tutti mascherinati: finita la pandemia, è terminata anche la validità di quel trattato?