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Burioni molla i social. L’annuncio su Fb: chi mi vuole leggere dovrà pagare un abbonamento

L'annuncio su Fb

Burioni molla i social. L’annuncio su Fb: chi mi vuole leggere dovrà pagare un abbonamento

Cronaca - di Vittorio Giovenale - 29 Ottobre 2025 alle 17:58

Per leggere il virologo Roberto Burioni gli utenti dovranno lasciare gli estremi della carta di credito e pagare un abbonamento. Lo ha annunciato il controverso comunicatore scientifico, capace di infiammare i social come pochi con i suoi post urticanti e apodittici. Burioni lascia quindi i social: almeno quelli a pagamento, decidendo di trasferirsi su Substack. Piattaforma sulla quale gli utenti chiedono un obolo per farsi leggere e per divulgare le proprie opinioni o le loro verità.

Una lunga “avventura” cominciata “10 anni fa” dagli Usa, “mentre ero a La Jolla a insegnare insieme alla mia famiglia, con dei post su Facebook riguardanti i vaccini dell’infanzia”. Così “si apriva una parte della mia vita che, da professore ordinario del San Raffaele, non potevo certo immaginare”, confessa il medico in un lungo scritto su Fb in cui motiva la sua scelta. “Dopo 10 anni – dice Burioni – il mondo è cambiato, è arrivata e fortunatamente passata una pandemia, la scienza ha fatto passi da gigante, ma anche l’ignoranza non è rimasta ferma (basta guardare chi è il ministro della Sanità negli Usa)”, quel Robert Kennedy Jr. che tante sponde ha offerto all’anti-scienza.

Burioni sente che è giunto “il momento di cambiare. Tra poco trasferirò la mia attività divulgativa su Substack – annuncia ufficialmente – ed è doveroso spiegarvi il perché”. Tre le ragioni addotte dal docente di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. La prima: “Quello che scrivo qui può essere utilizzato gratuitamente per addestrare piattaforme di intelligenza artificiale, che 10 anni fa non c’erano. Sono disposto a impiegare gratuitamente il mio tempo e la mia competenza acquisita con faticoso studio per informare i cittadini, ma non per fare arricchire ulteriormente qualcuno già ricchissimo”, precisa il virologo.

Secondo motivo dell’addio: “Mi sono accorto – prosegue – che i social utilizzano i miei post in maniera non ‘uniforme’. Mi spiego meglio: alcuni miei post ricevono una notevolissima diffusione, altri no. Quindi i proprietari dei social hanno una agenda e la perseguono, sfruttando quello che io scrivo. Anche in questo caso, va bene divulgare, ma non ho intenzione di contribuire a un’agenda a me sconosciuta”. E poi il terzo perché, il più amaro: “Capisco che sono in molti quelli che apprezzano questi scritti, ma dopo 10 anni sono stanco di essere utilizzato come sputacchiera”. “Come vi ho detto più volte – ribadisce – perseguire chi insulta per via legale non è praticamente fattibile e a un certo punto bisogna smettere di prestarsi a punching ball dei somari maleducati”.

“Quota mensile irrisoria”, promette il televirologo

“Detto questo, su Substack tutti questi problemi saranno risolti”, spera il virologo. “Siccome l’accesso ai miei contenuti sarà a pagamento – rimarca – chi vuole sputare dovrà lasciare in ogni caso un numero di carta di credito. La quota mensile sarà irrisoria”, assicura Burioni. “Sto cercando di capire come fare per non dover pagare io, perché ci sono dei costi fissi sulle transazioni”, ma “penso che sarà meno di 2 euro”. Un’attività che “non mi arricchirà certamente: servirà per ora a tenere lontani quelli che non sono interessati”.

“Questa pagina Facebook – continua lo scienziato – diventerà una specie di ‘vetrina’ dove verrete informati dei contenuti che pubblico, ma per leggerli dovrete venire su Substack”.

Burioni e la formula a pagamento, ma premette: non posso rimborsarvi

Siccome penso che Facebook non sarà contento di vedere dirottato del traffico su un altro sito, ho la sensazione che i miei post non ve li farà vedere con particolare entusiasmo: vedete voi come fare. Ho deciso di darmi 6 mesi di prova e mi sono prefisso un numero minimo di abbonati: se prima dell’estate vedo che non è stato raggiunto, chiuderò Substack prendendo atto dello scarso interesse. Per questo fate solo abbonamenti mensili e non annuali, non potrei rimborsarvi”, raccomanda Burioni ai suoi lettori.

“Ovviamente continuerò con la divulgazione televisiva a ‘Che Tempo Che Fa’, con gli editoriali su ‘La Repubblica’ e con i libri, uno dei quali lo sto scrivendo proprio ora e uscirà prossimamente”.

Nessun rimborso neanche nel caso di commenti e profezie sballate, come quella sul tennista serbo Djokovic che, secondo Burioni non avrebbe più gareggiato ad alto livello dopo la rinuncia al vaccino. Gli appassionati di tennis sanno invece che è andata esattamente al contrario. Il tennista serbo ha vinto numerosi prestigiosi tornei, come e più di prima della pandemia.

 

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di Vittorio Giovenale - 29 Ottobre 2025