
Gaza strumentalizzata
Articolo 18, green pass e contratti a 5 euro: qui Landini nessuno l’ha visto (mai) arrivare
Con la scusa di Gaza e della Flotilla, per la Cgil e i sindacati di estrema sinistra è tempo di scatenare il caos e creare disagi fra i lavoratori con lo scopo di destabilizzare un governo che non riescono a battere nelle urne
A Gaza, dopo tanta e ingiustificata sofferenza, si spera nello spiraglio aperto dalla proposta di pace targata Trump e Maurizio Landini – che si professa pacifista – che fa? Organizza l’ennesima giornata di “caos” per distrarre l’opinione pubblica e aizzarla contro il governo Meloni: facendone pagare il prezzo, in tutti i sensi, ai lavoratori italiani. L’ultima, grottesca, trovata del pasdaran del sindacalismo politicizzato è utilizzare la tragedia dei gazawi e la vicenda della Flotilla per tirare la volata a quella «rivolta» con la quale, da quando è arrivato a Palazzo Chigi il destra-centro, cerca disperatamente di intestarsi la questione sociale in Italia e la leadership del campo largo. Nei primi tre anni gli è andata decisamente male, dato che la compagine guidata da Meloni ha risposto ai lavoratori con i fatti (dal taglio strutturale del cuneo fiscale alla riduzione degli scaglio Irpef) agli scioperi “preventivi” della Cgil: convocati puntualmente (sic) prima ancora della presentazione della manovra. E poi smentiti, altrettanto puntualmente, dall’azione del governo.
Ma tant’è: l’ex leader della Fiom non è certo tipo da scoraggiarsi, anche davanti ai ripetuti flop. E allora, dopo il tonfo clamoroso dei referendum contro il Jobs Act e per la cittadinanza facile, ci riprova per l’ennesima volta adesso intestandosi furbescamente – seguito a ruota da Elly Schlein, ormai in piena sindrome da gregaria del duo Landini-Conte – la causa della Flotilla: con lo scopo di mobilitare gli italiani a un nuovo sciopero generale. In diretta a SkyTg24 giustificava così la ragione principale del “bloccare tutto” (copyright dell’Usb, i puri con cui la Cgil contro cui sta rischiando di perdere la testa della «rivolta») in Italia: in quanto a Gaza «è in atto una violazione del diritto internazionale». Tesi che sfida ogni ordine logico e nesso di causalità costituzionale: non a caso la sortita è stata respinta come «illegittima» dal garante degli scioperi.
Semplice: ai tempi governava, senza aver vinto le elezioni, la sinistra: dunque i sindacati “rossi” non disturbavano troppo il manovratore. Solo un po’ di solletico. Giusto per non cedere lo scettro delle piazze, ai tempi tenute tiepidissime o snobbate (come avvenuto con i portuali di Trieste durante il Covid), ad altri. Adesso, con la scusa di Gaza e della Flotilla, è tempo di scatenare il caos e creare disagi fra i lavoratori con lo scopo di destabilizzare un governo che non riescono a battere nelle urne. La scoppola restituita dagli italiani nelle Marche a questo tentativo maldestro, ma non per questo innocuo, di strumentalizzare la violenza israeliana sulla Striscia per ragioni di bottega non gli è bastata. Domenica e lunedì ci penseranno i cittadini e i lavoratori calabresi a ribadire come e perché scappano in massa dalla sinistra e dalla Cgil.
Nessun problema Giorgia. Avanti con il premierato, autonomia differenziata, ribaltamento della magistratura. Il polipo si dice va fatto cuocere con l acqua sua stessa!! Noi andiamo avanti con le riforme e loro continuassero a scioperare! Dei palestinesi non gli frega nulla, vogliono solo ribaltare con la forza il Governo perché hanno capito che con le urne non ci riusciranno mai più specie se il premierato vada in porto!! Avanti Giorgia non sei sola!!
Incredibile se non fosse vero! Povera e sola Italia che cade in queste trappole di un raccondo falsato e ribaltato nelle premesse. Il figlio 17 anni di una amica scende in piazza perchè così si fa senza conoscerne le ragioni ma è bello partecipare, quando non si fanno danni! Ma gli italiani non sono mica scemi! Il frastuono viene amplificato anche dai media. Mi sono imbattuto mentre nella trasmissione di Formigli un professore, rosso in viso, gridava alla responsabilità del nostro presidente del consiglio nel genocidio di Gaza dicendo qualcosa come mani insanguinate o giù di li e poi ha aggredito con “un si vergogni” ripetuto il ministro della difesa che ha spiegato come è stata mitigata diplomaticamente l’azione dei militari Israeliani! Insomma sembra di essere in una fiction ma purtroppo è la reatà