
Scontro tra giganti
Alternativa a Meloni cercasi, botta e risposta Calenda-Magi. Il radicale: “Dobbiamo costruire il primo polo, non il terzo”
Testardamente unitari? No grazie. Continua lo psicodramma nel centrosinistra per trovare una formula vincente per battere gli avversari. Dopo la doppia débacle nelle Marche e in Calabria nervi tesi mentre i centristi, Matteo Renzi in prima fila, fanno il possibile per affossare i sogni di gloria del Nazareno. E non si contano le proposte di tavoli e vertici per costruire l’alternativa a Giorgia Meloni. Oggi scambio via social tra Carlo Calenda e Riccardo Magi. Al centro della discussione l’alternativa al centrodestra e i 5 Stelle. Parte il radicale che sollecita un tavolo di confronto per ‘costruire l’alternativa”. Risponde all’appello il leader di Azione. “Sono d’accordo, va costruita un’alternativa. Un Fronte a difesa della democrazia liberale e per riformare profondamente l’Italia. Per farlo occorre in primo luogo stare lontani da filorussi, pacifinti, giustizialisti, neo-assistenzialisti e ‘no a tutto’ che abbondano a destra e a sinistra. Vi aspettiamo”.
Scontro via social Calenda-Magi alla ricerca dell’alternativa
Magi a sua volta ribatte. “Io credo, che abbiamo il dovere di costruire il primo polo, non il terzo”. E ricorda quanto accaduto nel 2022: “La presenza del ‘terzo polo’ a cosa ha portato? Nel nome dell’Agenda Draghi ha contribuito a fare arrivare al governo l’unico partito che era opposizione del Governo Draghi”. E aggiunge: “Ti faccio una domanda: se, anche grazie al vostro aiuto, avesse vinto Enrico Letta al posto di Giorgia Meloni, oggi avremmo un’Italia più populista o meno populista, più europeista o meno europeista? Io credo che grazie a quei voti oggi avremmo un’Italia migliore”. Conclusione amara. “Possiamo rappresentare milioni di italiani nel prossimo Parlamento che eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. Quelle persone ci chiedono un governo dell’alternativa per contare, non per contarci tra di noi. Non è scontato che le forze di opposizione saranno capaci di dar vita ad una proposta politica credibile ma so che rinunciando al dialogo faremo un favore solo a Meloni. Quindi parliamone, magari dal vivo e non sui social, perché il lavoro da fare è tanto”. Si aspetta l’appuntamento