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Allarme tubercolosi a Torino, nel centro sociale di Askatasuna. FdI: “Intervenga il sindaco prima che sia troppo tardi”

L'Asl deposita un esposto

Allarme tubercolosi a Torino, nel centro sociale di Askatasuna. FdI: “Intervenga il sindaco prima che sia troppo tardi”

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 22 Ottobre 2025 alle 15:43

Un focolaio di tubercolosi si è diffuso nell’ex scuola Pablo Neruda di Torino, ora occupata, secondo Torino today, anche da persone vicine al centro sociale Askatasuna. A riportare la notizia per primo è stato il quotidiano La Stampa, ricordando che dentro l’istituto dismesso abitano coppie, famiglie e studenti. Un tempo, quell’edificio era di proprietà del comune, ma adesso le persone che ci abitano hanno origini italiane, tunisine, nigeriane e marocchine. Al momento, in via Ciriè vivono 200 persone e ci sarebbero tra i 6 e gli 8 casi conclamati di infezione, di cui due minorenni. Il primo caso di contagio risale a quest’estate, anche se il quotidiano torinese ha sottolineato che il vero e proprio focolaio si è sviluppato negli ultimi giorni. Intanto, l’Asl ha depositato presso la Procura di Torino un esposto per epidemia colposa.

Tubercolosi Nel centro sociale Pablo Neruda di Torino: è vicino ad Askatasuna

Qualche tempo fa, a Lo stato delle cose sui Rai 3 condotto da Massimo Giletti era stato sollevato il problema dell’occupazione, che ha ospitato spesso i dibattiti sull’ideologia femminista e sulla Palestina. All’epoca, il sindaco di centrosinistra Stefano Lorusso aveva risposto che “C’è l’esigenza di intervenire per trovare una sistemazione diversa per quei nuclei fragili. Va trovato il modo di collocare duecento persone nel perimetro della legalità”.

Quanto al caso di tubercolosi, l’Asl territoriale ha fatto sapere che “La situazione è monitorata e stanno procedendo agli esami per gruppi”. Da alcuni giorni, gli inquilini abusivi dell’ex scuola torinese sarebbero trasportati dalle ambulanze all’ospedale Amedeo di Savoia, in corso Svizzera, specializzato in malattie infettive. Non a caso, il protocollo del ministero della Salute, prevede che l’azienda sanitaria avvii “un’indagine epidemiologica” per capire dove e come la persona si è infettata, chi è stato a stretto contatto e se ci sono altri casi sospetti. Nel frattempo, il Comune  contattato ha negato di aver ricevuto comunicazioni: «A noi non è arrivato alcuna informazione ufficiale dall’Asl».

FdI: “Il sindaco intervenga prima che sia troppo tardi”

Il centro sociale occupato, che è stato al centro di polemiche sullo sgombero, è già finito al centro delle indagini contro i militanti antagonisti nel “Processo Sovrano”. A preoccuparsi della situazione è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone: “Se davvero nella clandestinità abusiva del Neruda Occupato si è sviluppato un focolaio di tubercolosi, evidentemente la copertura politica del centrosinistra alla guida del comune verso le occupazioni antagoniste è diventata ormai un’emergenza di salute pubblica, esponendo al contagio anche cittadini e per giunta bambini che non c’entrano niente”.

Poi ha aggiunto: “L’amministrazione comunale proprietaria dell’immobile è responsabile di cosa succede là dentro, a partire dalla diffusione di un’epidemia che andrebbe avanti da mesi senza alcun controllo”. In conclusione, Marrone ha fatto appello al buon senso per evitare che la situazione sanitaria possa aggravarsi: “Prima che sia troppo tardi intervenga Il Sindaco Lo Russo perché non è giusto che siano i torinesi a pagare con la propria incolumità la tenuta della sua maggioranza e la recente radicalizzazione del Pd”.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 22 Ottobre 2025