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Alberto Stefani

Le regionali

Alberto Stefani alla conquista del Veneto: col centrodestra granitico accanto e Zaia capolista della Lega

La coalizione unita intorno al giovane deputato. La sinistra candida Giovanni Manildo con l'obiettivo di una "sconfitta dignitosa"

Politica - di Gianni Giorgi - 22 Ottobre 2025 alle 14:24

Il centrodestra veleggia verso l’ennesima vittoria in Veneto. Alberto Stefani, giovanissimo candidato, espressione della Lega, ha riunito intorno a se tutta la coalizione. Che è coesa e centrata a raccogliere l’obiettivo di un’ampia vittoria. Mentre Luca Zaia, l’amato governatore uscente, sarà capolista del Carroccio in tutte le circoscrizioni.

Un bilancio esaltante e una candidatura giovane

Il centrodestra si ripresenta al giudizio degli elettori con un bilancio esaltante dei due governi Zaia. Tutti gli indicatori danno il Veneto in testa agli indici di gradimento per la qualità dei servizi erogati, dalla sanità all’ambiente. Lo stesso presidente uscente, con la scelta di capeggiare le liste della Lega, accolta con entusiasmo dai partiti della coalizione, ha confermato la sua fiducia in Alberto Stefani, giovane trentaduenne, deputato, pronto a raccogliere il testimone del predecessore. Forte la lista di Fratelli d’Italia che nella regione accresce sempre di più i suoi consensi.

Il centrosinistra schiera Manildo

Il centrosinistra schiera come candidato a presidente Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso. L’obiettivo, velatamente dichiarato, è quello di una sconfitta “dignitosa”. L’incubo per la coalizione è quello di subire un passivo pesante.

Le proposte di Stefani

Stefani ha proposto il biglietto unico per tutte le vie di comunicazione, l’intermodalità è la chiave della mobilità sostenibile. “Può incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e va nella direzione di garantire migliori infrastrutture. Per le aziende strategiche serve una politica di respiro nazionale, con la regione che diventa protagonista anche in ambito nazionale. Siamo strategici, non dobbiamo restare chiusi in noi stessi. Concertando e condividendo scelte con la base nazionale. Per garantire un piano industriale occorre giocare su questo scenario. Anche nelle società pubbliche partecipate ci devono essere nomine di qualità nei consigli di amministrazioni”, ha detto il deputato. “Oltre a partecipare, condividiamo. Una scelta di metodo prospettico. Non possiamo guardare solo l’oggi, ma anche la società dei prossimi decenni. Le scelte devono guardare le generazioni che verranno dopo di noi”, ha aggiunto il candidato a presidente.

 

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di Gianni Giorgi - 22 Ottobre 2025