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Albanese “a pezzi” al Palazzo di vetro. L’Italia: relatrice Onu né credibile né imparziale

L'intervento all'Onu

Albanese “a pezzi” al Palazzo di vetro. L’Italia: relatrice Onu né credibile né imparziale

Politica - di Luisa Perri - 29 Ottobre 2025 alle 18:52

«Il rapporto presentato dalla relatrice speciale Francesca Albanese è totalmente privo di credibilità e imparzialità. Come Italia, non ne siamo sorpresi. Il contenuto del dossier eccede palesemente il mandato specifico del relatore speciale, che non include indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Cpi». Lo ha detto l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all’Onu.  L’Italia è tra i 63 Stati accusati nel rapporto di Albanese di «essere complici del genocidio a Gaza». 

Il dossier italiano che inchioda Albanese all’Onu

«Ancora più preoccupante è il totale disprezzo – in particolare negli ultimi mesi – del codice di condotta per i relatori speciali, che include principi di buon senso come integrità, imparzialità e buona fede. Questi sono il fondamento di qualsiasi rapporto credibile, dell’attuazione del mandato e delle Nazioni Unite stesse», ha aggiunto Massari, precisando che «il codice di condotta invita i relatori a garantire che le loro opinioni politiche personali non pregiudichino l’esecuzione della loro missione e a mostrare moderazione, moderazione e discrezione per non compromettere il riconoscimento della natura indipendente del loro mandato».

Israele replica alla relatrice Onu: strega malvagia

«Vi sono ampie prove online e nelle sue interviste che Albanese non può essere considerata imparziale», ha detto ancora l’ambasciatore, che non ha voluto commentare il dossier ma ha chiesto ad Albanese se «ritiene che questo rapporto e il dibattito odierno contribuiscano a sostenere gli attuali sforzi per la pace e la ricostruzione a Gaza o ad alleviare le sofferenze dei civili? Sarebbe un tragico paradosso se l’Onu fosse percepita come un’organizzazione che mina la pace anziché promuoverla».

Presentando alla terza commissione dell’Assemblea Generale un rapporto di 24 pagine in cui denuncia il ruolo di 63 Stati nel «crimine collettivo» del «genocidio» nella Striscia, Francesca Albanese, in qualità di relatrice speciale (indipendente) dell’Onu per la Palestina, ha sostenuto che Israele ha lasciato Gaza «strangolata, affamata, distrutta». Per tutta risposta, l’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon l’ha definita con uno sprezzante «strega malvagia».

Malaguti (FdI): Albanese faccia chiarezza sui finanziamenti dai gruppi filo-Hamas

«Con sue le ultime dichiarazioni in cui mette l’Italia tra i Paesi complici del genocidio a Gaza – commenta Mauro Malaguti – scredita prima di tutto la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite. Personalmente – aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia – ho presentato una interrogazione alla Farnesina affinché il nostro paese si associ alla richiesta americana di fare chiarezza sulle gravi accuse avanzate da UnWatch secondo cui l’Albanese avrebbe percepito presunti finanziamenti (circa 20mila dollari) ricevuti da gruppi di pressione filo Hamas, oltre a essere stata artefice di altre gravi violazioni etiche e comportamenti, che giustificherebbero un’indagine urgente e indipendente, il cui esito, se accertasse le accuse, comporterebbe la sua immediata rimozione da ogni incarico ricoperto all’Onu».

 

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di Luisa Perri - 29 Ottobre 2025