
Un'icona globale
Addio a Cesare Paciotti, simbolo del Made in Italy che sa conquistare il mondo. L’ultimo saluto nella «sua» Civitanova Marche
Lo stilista, insieme alla sorella Paola, trasformò il laboratorio dei genitori in un marchio planetario, coniugando artigianalità e glamour cosmopolita. Il sindaco della città che non ha mai lasciato: «Un vero ambasciatore del nostro saper fare»
Si terrà nella «sua» Civitanova Marche, in provincia di Macerata, l’ultimo addio a Cesare Paciotti, lo stilista e imprenditore morto nella serata di ieri, a 69 anni, per un malore. La scomparsa di Paciotti, il cui nome è indissolubilmente legato alla grande tradizione calzaturiera italiana, ha suscitato grande commozione nel mondo della moda e, ancor di più, nella città in cui era nato e cresciuto e da cui non si è mai voluto allontanare, anche dopo aver conquistato la fama mondiale.
I funerali di Cesare Paciotti nella «sua Civitanova Marche»
I funerali si terranno domani, martedì 14 ottobre, nella chiesa cittadina di San Pietro in Piazza XX Settembre, ha fatto sapere la famiglia, dalle cui parole emerge la conferma del legame viscerale che esisteva tra Paciotti e il territorio: lo stilista, si legge nel comunicato, se n’è andato «circondato dall’amore dei figli e della famiglia nella sua Civitanova Marche». «Insieme alla sorella Paola – ha ricordato ancora la famiglia Paciotti – ha scritto una pagina fondamentale nella storia delle calzature Made in Italy. L’iconico pugnale, diventato simbolo del brand, rimarrà nell’immaginario come una dichiarazione di identità e coraggio. Sarà ricordato per il suo stile seducente e la sua straordinaria generosità umana».
La morte per un malore improvviso
Secondo quanto emerso, Paciotti si è sentito male nella sua villa di contrada Cavallino, a Civitanova Alta. A trovarlo ai piedi del letto è stata una collaboratrice domestica, che ha immediatamente dato l’allarme. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, però, per lo stilista non c’è stato nulla da fare. Lascia tre figli.
Dal calzaturificio dei genitori all’affermazione planetaria
Paciotti era nato a Civitanova Marche il primo gennaio del 1956 da Cecilia e Giuseppe. Furono i genitori a fondare il calzaturificio artigianale che poi Cesare e Paola rilevarono all’inizio degli anni Ottanta, facendone un marchio internazionale che seppe conquistare il mondo, a partire da Hollywood, mantenendo fede agli standard di alta qualità con cui era nato.
La formula Made in Italy del successo: artigianalità e glamour
La fattura artigianale e le materie prime di pregio, tipiche della tradizione calzaturiera marchigiana, coniugate con uno spiccato tratto glamour e un’estetica rock, distintivi della direzione artistica di Paciotti, sono stati i fattori di questa affermazione, che ha portato le scarpe del pugnale ai piedi di star planetarie come Naomi Campbell, Beyoncé, Paris Hilton ed Eva Longoria, continuando a conquistare le più giovani generazioni di artisti anche in Italia, dove a indossarle sono stati, tra gli altri, i Maneskin, Blanco, Elodie.
Il ricordo del sindaco: «Un vero ambasciatore del nostro saper fare»
«Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa di Cesare Paciotti, celebre imprenditore civitanovese e stilista calzaturiero. Un innovatore che ha saputo trasformare il profumo del cuoio in stile e l’artigianalità civitanovese in un simbolo di eleganza», sono state le parole del sindaco di Civitanova Marche, Federico Ciarapica, che ha voluto dare voce al cordoglio della cittadinanza per la scomparsa di «un vero ambasciatore del nostro saper fare, che ha portato con orgoglio l’identità di Civitanova sulle passerelle e nelle boutique di tutto il mondo».