
Carroccio e dintorni
Vannacci si confessa: “Voglio vannaccizzare la Lega, ma non prendere il posto di Salvini
“Rivendico la volontà di vannaccizzare la Lega, ma non voglio prendere il posto di Salvini”. Così il generale Roberto Vannacci in un lungo colloquio con la Stampa nel quale nega polemiche e frizioni interne. “Il mio obiettivo è far crescere la Lega, non ne ho altri. E poi sono già troppo impegnato, anche con le elezioni in Toscana”, spiega l’europarlamentare del Carroccio, “Nutro grande simpatia nei confronti di Centinaio, Fontana e Romeo, e a loro, come a tutti i dirigenti della Lega, dico ‘Andiamo avanti insieme e facciamo la Lega grande’”.
Vannacci: voglio vannaccizzare la Lega ma non prendere il posto di Salvini
Nulla da chiarire insomma. “Andiamo avanti uniti. Make the League great again”, prosegue il generale spesso sotto i riflettori per il suo linguaggio schietto e controcorrente. E bersaglio privilegiato delle sinistre. “Non c’è nulla da chiarire. Non sento atmosfera di polemica”. Eppure dentro il partito lo accusano di voler mettere in discussione Salvini per sostituirlo al timone della Lega. Lui sorride e assicura: “Non voglio prendere il posto di Salvini”. La linea è quella salviniana lavorare a testa bassa. “Siamo troppo impegnati a lavorare, per dedicare tempo a polemiche o altro. Sindaci, governatori, ministri, parlamentari ed europarlamentari, ognuno con la testa al proprio ruolo e ai cittadini”, è il monito del vicepremier e ministro leghista che considera Vannacci un ‘valore aggiunto’.
Obiettivo: rendere grande la Lega, niente polemiche
In vista di Pontida ‘25, Salvini fa sapere che domenica 21 settembre sul palco ci saranno tutti i big della Lega “che, ognuno col proprio stile e la propria personalità, stanno facendo crescere il movimento. Aumentano gli iscritti, aumentano gli eletti, aumentano i consensi. Vannacci è un valore aggiunto, stiamo facendo e faremo un ottimo lavoro insieme”. Eppure Salvini non ha chiesto di evitare polemiche interne lasciando che per tre giorni, dalla Lombardia, dal governatore Attilio Fontana al capogruppo Massimiliano Romeo, fino al vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio tirassero le orecchie al generale.
Il generale: ognuno porta la sua esperienza, il proprio sapere
“Non lo sento da tre o quattro giorni», racconta Vannacci in un momento di pausa dai lavori delle commissioni dell’Europarlamento a Strasburgo. “Rivendico la volontà di vannaccizzare la Lega, perché ognuno porta la propria esperienza, il proprio sapere, e cerca di espanderlo nell’istituzione alla quale appartiene. È quello che fanno tutti. Fontana farà la fontanizzazione della Lega, Centinaio la centinizzazione, ma queste cose non sono in competizione”. Ma non chiamatele correnti. “No, non sono correnti. Si tratta di una sinergia nella costruzione di qualcosa più grande. Da parte mia non c’è competizione, né acredini, né attriti con nessuno. Non mi sento nemmeno vittima di attacchi. Lo dico sinceramente».