
La guerra in Ucraina
Trump è arrabbiato per i raid russi su Kiev e fa la faccia feroce a Putin: “Possiamo far collassare Mosca”
Inizia la fase 2 contro la Russia? Il presidente americano Donald Trump è pronto a imporre nuove sanzioni dopo l’attacco aereo di portata senza precedenti contro l’Ucraina che ha colpito per la prima volta un edificio governativo. “Non sono contento. Non sono contento della situazione nel suo complesso“, ha detto Trump ai giornalisti a margine degli Us Open di tennis, di cui ieri ha visto la finale tra Sinner e Alcaraz. “Non sono contento di ciò che sta accadendo”.
Nella notte tra sabato e domenica, la Russia ha lanciato 810 droni e 13 missili sull’Ucraina, secondo l’aviazione di Kiev. Si tratta dell’attacco aereo più importante dall’inizio della guerra nel febbraio 2022. Sono state colpite diverse altre regioni del Paese. In totale, sei persone sono state uccise, di cui tre a Kiev. Almeno altre due persone sono morte in attacchi locali separati, secondo le autorità.
Donald Trump si dice pronto alla ‘fase due’ contro la Russia per spingere Vladimir Putin a fermare la guerra in Ucraina. I negoziati per porre fine al conflitto non decollano, sono passati 20 giorni dal vertice tra il presidente degli Stati Uniti e quello russo in Alaska. In queste 3 settimane, Mosca ha continuato a martellare l’Ucraina con attacchi quotidiani, gli ultimi raid hanno mietuto vittime a Kiev.
In questo contesto, Trump si dice disposto ad adottare nuove sanzioni contro Mosca, senza però fornire dettagli né indicare possibili tempistiche. Incalzato dai giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un “secondo passo” nelle restrizioni economiche al Cremlino – che continua a tardare i tempi e gli sforzi di pace – Trump ha risposto semplicemente: “Sì, sono pronto”. Non sono seguiti ulteriori commenti sul tema da parte del presidente, lasciando aperti interrogativi sulle modalità e la portata delle eventuali nuove sanzioni.
Trump minaccia Putin con nuove sanzioni alla Russia
La linea appare tracciata, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate anche dal segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent: gli Stati Uniti sono pronti a collaborare con l’Unione Europea per imporre ulteriori sanzioni ai Paesi che acquistano petrolio russo, con l’obiettivo di “far collassare l’economia russa” e costringere il presidente Putin a sedersi al tavolo dei negoziati.
“Siamo preparati ad aumentare la pressione sulla Russia, ma abbiamo bisogno che i nostri partner europei ci seguano. Siamo in una gara tra quanto l’esercito ucraino può resistere e quanto può reggere l’economia russa. Se gli Stati Uniti e l’Ue possono intervenire, fare più sanzioni, tariffe secondarie sui Paesi che comprano petrolio russo, l’economia russa collasserà totalmente, e questo porterà Putin al tavolo”, ha detto a Nbcnews,
L’amministrazione statunitense valuta anche misure per intensificare la pressione su Paesi terzi che supportano la guerra russa, nella speranza di combinare l’azione economica con il sostegno militare a Kiev. Bessent ha sottolineato l’urgenza: “Dobbiamo aumentare la pressione adesso, mentre il conflitto continua. Questa è la strada per proteggere l’Ucraina e spingere la Russia a negoziare”.