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Tajani: “Ho chiesto al ministro degli Esteri israeliano di non usare violenza sulla Flotilla”. E i bravi ragazzi pro Pal occupano la Sapienza

L'annuncio da Lamezia Terme

Tajani: “Ho chiesto al ministro degli Esteri israeliano di non usare violenza sulla Flotilla”. E i bravi ragazzi pro Pal occupano la Sapienza

Politica - di Stefania Campitelli - 30 Settembre 2025 alle 19:26

“Prima di salire sul palco ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano per chiedere di non usare violenza, qualora dovessero fermare gli italiani della Flotilla. Perché non sono lì con intenti di guerra. Ma bisogna assolutamente evitare che ci siano problemi per chiunque”.  Così Antonio Tajani da Lamezia Terme dove si trova per il comizio elettorale a sostegno di Occhiuto presidente a due settimane dal voto. Parole che dovrebbero azzittire le opposizioni che continuano ad accusare il governo di non fare abbastanza, dopo che il ministero della Difesa ha inviato due fregate a copertura dell’equipaggio italiano. “Siamo messaggeri e portatori di pace. Parliamo e dialoghiamo con tutti, perché è nella nostra tradizione di italiani di saperci fare concavi e convessi”, ha aggiunto il ministro degli Esteri in un giorno cruciale.

Tajani: ho chiesto al ministro israeliano di non usare violenza sulla Flotilla

Ma non basta, l’inquilino della Farnesina ha allargato lo scenario alle novità dopo l’incontro Trump-Netanyahu. “Stiamo anche lavorando incessantemente per costruire la pace, dobbiamo fare in modo che questa proposta di pace venga accolta”, ha detto facendo un appello al Parlamento. “Tutti insieme sosteniamo questa azione di pace. Non dividiamoci quando si deve parlare di pace. Servono azioni concrete. Nessuno può dire che questo governo abbia fatto meno di chiunque altro nel mondo per sostenere la causa del popolo palestinese”, ha aggiunto Tajani. Il timing è chiaro: non è più il tempo di crociate che cavalcano la rabbia per il dramma che si consuma a Gaza. “Dobbiamo assolutamente fare in modo che questa proposta di accordo di pace che gli Stati Uniti hanno fatto a israeliani e palestinesi possa essere accolta. E giovedì in Parlamento vorremmo che tutti quanti i partiti sostengano questa azione di pace. Non dividiamoci quando si deve parlare di pace”.

A Roma i pro Pal occupano la Sapienza al grido di siamo antifascisti

A Roma invece collettivi e centri sociali tornano ad alzare la voce nel nome della gloriosa flottiglia occupando il piazzale della Minerva della Sapienza. Al grido di “Siamo tutti antifascisti”, e “Free free Palestine, Palestina libera” parte il corteo che poi entra nella Facoltà di Lettere e Filosofia interrompendo la lezione sulle note di “Bella Ciao”. Il copione è sempre lo stesso: kefiah e applausi “ai compagni che stanno arrivando a Gaza”. Davanti al Rettorato il lancio di vernice e petardi. Poi al grido di “occupiamo o no?” è quindi partita l’occupazione della facoltà di Scienze Politiche.

Rampelli: la Cgil pensi ai lavoratori e non alla Flotilla

In Italia c’è chi soffia sul fuoco dello scontro spalleggiando la Flotilla, che sembra avere più a cuore forzare il blocco israeliano cercando l’incidente che la consegna dei beni ai gazawi. L’obiettivo è saldare la piazza sindacale con le gesta dei bravi ragazzi dell’ultrasinistra a suon di occupazioni e scontri. “La Cgil ha dichiarato lo sciopero generale in caso di attacchi, blocchi o sequestri ai danni della Flotilla. In pratica – dichiara Fabio Rampelli – ci stanno dicendo che, qualsiasi cosa accada, sfrutteranno i lavoratori per manifestare contro il governo, doveva essere questo il senso dell’appello alla ‘rivolta sociale’ fatto da Landini mesi fa. Ora forse si rende più evidente il disegno politico che è dietro alla spedizione pseudo umanitaria della Flotilla: cercare di rovesciare il Governo Meloni con ogni mezzo. La Cgil – conclude il vicepresidente della Camera – se ne è capace, torni a pensare ai lavoratori italiani”,

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di Stefania Campitelli - 30 Settembre 2025