
Ucraina
Tajani a Cernobbio: “Nessun accordo prima di Natale. Mandare i soldati è un errore, servono sanzioni mirate”
“Credo che sia impossibile un accordo per la pace in Ucraina “prima di Natale”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista con Maria Bartimoro a margine del forum Ambrosetti a Cernobbio. Sull’Ucraina (Zelensky è intervenuto da remoto con un lungo messaggio video) la “situazione è molto difficile”, ha detto. “Stiamo sostenendo l’impegno del presidente Trump per la pace, per provare una soluzione, ma non sono molto ottimista a causa di Putin”.
Tajani: mandare i soldati è un errore. Bisogna fermare il denaro verso Mosca
“La proposta italiana è la migliore soluzione per raggiungere un accordo. Per noi è un errore mandare soldati“, sottolinea Tajani osservando che “l’unico modo per fermare Putin è fermare i flussi di denaro verso Mosca”, attraverso le sanzioni. “Servono sanzioni mirate” insiste successivamente Tajani nell’intervento davanti al parterre del workshop. L’Italia ha confermato il suo no all’invio di truppe in Ucraina che rischierebbero di innescare un’escalation incontrollata. Ieri la premier Meloni al vertice dei ‘volenterosi’ di Parigi ha ribadito la pericolosità della missione militare al confine con Kiev sponsorizzata da Macron. E si è detta disponibile a monitoraggio e formazione.
“Dire a Zelensky di andare a Mosca non è un messaggio positivo”
Sulla reale volontà del Cremlino di avviare un percorso di pace Tajani è molto scettico. “Dire a Zelensky ‘vieni a Mosca’ significa ‘vieni in ginocchio da me, hai perso’ e questo non è un messaggio positivo di Putin a Zelensky”. Parole chiare quelle del titolare della Farnesina che ha chiarito la posizione italiana in caso di un accordo. “Noi siamo contrari, una volta raggiunto un accordo di pace, quando ci sarà, ad inviare militari italiani perché verrebbe visto, l’ha detto anche oggi Putin in maniera molto chiara, come una sorta di azione ostile una volta chiusa la guerra”. Ma, spiega ancora il ministro, “noi dobbiamo garantire la sicurezza dell’Ucraina, non soldati sul terreno ma un trattato che abbia contenuti simili a quelli dell’articolo 5 della Nato”.
“Amici di Israele ma basta con le bombe sui civili”
La Farnesina lavora per un’azione di mutuo soccorso con la partecipazione degli Usa. È questa la strada maestra. A Cernobbio riflettori puntati anche sul Medioriente. “Basta alle bombe israeliane sui civili palestinesi: l’Italia è amica di Israele ma “deve smettere di bombardare i civili”. Così Tajani osservando che ogni nuova colonia israeliana mina “la possibilità di creare uno Stato palestinese”.