
La sentenza di Catanzaro
Rivoluzione nel diritto di famiglia: le chat WhatsApp tra ex coniugi valgono come patti pre-matrimoniali
Attenzione ai messaggi su WhatsApp tra marito e moglie. Nei patti patrimoniali tra coniugi vale tutto anche lo screenshot di un messaggio scambiato privatamente nella messagistica. In caso di rottura le chat hanno validità legale quando bisogna accordarsi sull’assegno di mantenimento, sulla spartizione del conto corrente bancario o su chi debba restare a vivere nella casa coniugale. Lo stabilisce una recente sentenza del Tribunale di Catanzaro che potrebbe rivoluzionare il diritto di famiglia.
Diritto di famiglia, i messaggi WhatsAppa hanno validità legale
Gli accordi “a latere” tra marito e moglie, quelli stipulati al di fuori delle procedure ufficiali di separazione o divorzio, possano essere considerati pienamente validi senza l’approvazione formale (l’omologa) del giudice. A condizione, ovviamente, che non siano contrari all’ordine pubblico e non si ledano i diritti dei figli. Nel caso specifico la questione riguarda un ex marito che si era impegnato via chat a pagare da solo il mutuo dell’abitazione familiare, mentre la moglie rinunciava al suo assegno di mantenimento. In virtù di questo patto ‘non scritto’ i giudici di Catanzaro hanno revocato un decreto ingiuntivo da quasi 21 mila euro che l’uomo aveva ottenuto.
La sentenza del Tribunale di Catanzaro che ha ammesso una chat tra ex coniugi
Normalmente, la legge vieta la prova testimoniale per i contratti, ma la sentenza ha applicato un’eccezione. In questo caso è stata ammessa perché esisteva un «principio di prova scritta», ossia una semplice chat tra i coniugi. E sussisteva una «impossibilità morale» a formalizzare l’accordo su un documento cartaceo a causa dei cattivi rapporti tra gli ex coniugi. Si tratta di una decisione – come evidenzia un servizio sul Messaggero – che segna un cambio di passo ‘rivoluzionario’. Prima il giudice aveva un ruolo centrale per garantire che gli accordi fossero equi e trasparenti, proteggendo la parte più debole. Normalmente, la legge vieta la prova testimoniale, ma i giudici hanno fatto un’eccezione. Oggi, considerando validi i patti stipulati in chat, la tutela giudiziale viene ridotta e si crea un’enorme zona grigia.
Rivoluzione nel diritto di famiglia, i messaggi come vincoli contrattuali
Qualunque messaggio scambiato su WhatsApp (o sulle altre piattaforme) potrebbe essere usato per sostenere l’esistenza di un vincolo contrattuale con margine di interpretazione opinabili e molteplici rischi di conflitto.