
Giallo sulle vittime
Raid israeliano su Doha per azzerare i vertici di Hamas: 6 morti. Meloni: vicini al Qatar, l’Italia è contro ogni escalation
L’Italia “rimane contraria a ogni forma di escalation che possa comportare un ulteriore aggravamento della crisi in Medio Oriente”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Esprimo a nome mio personale e del governo italiano sincera vicinanza all’emiro Tamim bin Hamad Al Thani e al Qatar, ribadendo il sostegno italiano a tutti gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza”, aggiunge.
Meloni esprime vicinanza al Qatar dopo l’attacco
L’attacco mirato contro il quartiere Katara di Doha, in Qatar, è stato lanciato dall’esercito israeliano (Idf) nel primo pomeriggio di martedì con l’obiettivo di colpire il palazzo che ospita la delegazione di Hamas. I leader del partito palestinese sono stati presi di mira da 10 bombe mentre stavano tenendo un incontro sulla proposta di accordo avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la fine della guerra a Gaza.
L’operazione, denominata ‘Giorno del giudizio’, è stata lanciata per colpire coloro che “hanno guidato le attività dell’organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”, hanno affermato i vertici militari di Tel Aviv. All’interno del palazzo colpito erano presenti il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin, a capo di Hamas in Cisgiordania, Muhammad Darwish, presidente del Consiglio di Shura di Hamas, e Khaled Mashaal, responsabile di Hamas all’estero. Nessuno di loro, secondo il gruppo plaestinese, è rimasto ucciso: “Confermiamo il fallimento del nemico nell’assassinare i nostri fratelli nella delegazione negoziale, mentre alcuni di loro sono stati martirizzati”.
Sospesi i negoziati sulla proposta di accordo che Hamas aveva accettato
Almeno 5 infatti i morti: Himam al-Hayya, figlio di Khalil, il capo del suo ufficio Jihad Labad e tre ‘affiliati’ che ricoprivano il ruolo di guardie del corpo o di consiglieri. Sono stati identificati come: Abdullah Abu Khalil, Moamen Abu Omar e Ahmad Abu Malek. Il ministero dell’Interno del Qatar ha invece riferito che uno dei suoi agenti per la sicurezza interna è stato ucciso, mentre altri 4 sono rimasti feriti. Il Qatar ha condannato il raid con “la massima fermezza”, definendolo un “attacco criminale che costituisce una flagrante violazione di tutte le leggi e norme internazionali e una grave minaccia alla sicurezza e all’incolumità dei qatarioti e dei residenti del Qatar”.
L’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto a sottolineare che si è trattato di un’operazione “israeliana del tutto indipendente: Israele ha avviato l’iniziativa, Israele l’ha condotta e Israele si assume la piena responsabilità”. L’attacco segna una nuova battuta d’arresto nei negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il Qatar ha infatti fatto sapere che sospenderà fino a nuovo avviso i negoziati sulla proposta di accordo di Trump che Israele aveva fatto sapere di aver accettato.
Trump rammaricato dell’attacco israeliano in Qatar
Anche il presidente Donald Trump “si rammarica profondamente” che l’attacco israeliano contro i leader di Hamas di martedì sia avvenuto in Qatar, “un alleato degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt secondo cui gli Stati Uniti hanno informato il Qatar non appena hanno appreso che le forze israeliane stavano per colpire la residenza della leadership di Hamas a Doha. L’attacco ha “lasciato una pessima impressione” su Trump, ha detto Lewitt, aggiungendo tuttavia che “eliminare Hamas” è “un obiettivo lodevole”. “Il presidente Trump ritiene che questo sfortunato incidente possa rappresentare un’opportunità per la pace”, ha aggiunto la portavoce.