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Israele ha condotto un raid aereo sul Qatar per colpire i vertici di Hamas

Escalation

Raid di Israele sul Qatar: 10 caccia contro il vertice di Hamas. Netanyahu rivendica, la comunità internazionale condanna

L'operazione "Giorno del giudizio" è stata presentata come una risposta agli attentati di Gerusalemme e Gaza. Secondo i media, Trump ne sarebbe stato informato. Hamas smentisce l'uccisione del suo capo negoziatore, a Doha per discutere la proposta americana per il cessate il fuoco

Esteri - di Luciana Delli Colli - 9 Settembre 2025 alle 18:48

«Le forze di difesa israeliane e l’agenzia di sicurezza Isa hanno condotto un raid di precisione contro la leadership di Hamas». Con un comunicato delle Idf, Israele ha rivendicato un attacco condotto a Doha, in Qatar, dove secondo quanto riferito da al-Jazeera era in corso una riunione dei vertici di Hamas sulla proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti. In un comunicato ufficiale diffuso dai media israeliani il raid è stato indicato come una risposta «dopo gli attacchi omicidi a Gerusalemme e Gaza». La nota specifica inoltre che è stato pianificato dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz.

Israele rivendica l’attacco in Qatar

«L’azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un’operazione israeliana del tutto indipendente. Israele l’ha avviata, Israele l’ha condotta e Israele se ne assume la piena responsabilità», sono state le parole di Netanyahu riportate in una nota diffusa dal suo ufficio. Secondo l’emittente israeliana Channel 12, però, l’operazione, chiamata Giorno del giudizio, avrebbe avuto il via libera di Donald Trump, informato in anticipo. Il nome, che in ebraico è “Atzeret HaDin”, richiama la festività ebraica di Shemini Atzeret, durante la quale, il 7 ottobre di due anni fa, Hamas assaltò il sud di Israele. La Jihad islamica palestinese ha fatto sapere che l’attacco «non verrà tollerato» e considerare «l’amministrazione statunitense di Trump responsabile».

Oltre 10 caccia e 12 missili per colpire i vertici di Hamas

I caccia impiegati sono stati oltre 10 e, secondo quanto ricostruito, avrebbero lanciato contemporaneamente una dozzina di missili. Secondo alcune emittenti arabe, nell’attacco sarebbe stato ucciso il capo dell’ufficio politico e capo negoziatore di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ma Hamas ha smentito. Secondo media palestinesi sarebbero invece rimasti uccisi  il figlio di al-Hayya, ed il direttore dell’ufficio di quest’ultimo, Jihad Labad.

La risposta del Qatar

Il Qatar ha condannato «con fermezza il codardo attacco israeliano che ha preso di mira edifici residenziali che ospitano esponenti dell’ufficio politico di Hamas a Doha». Su X il consigliere del primo ministro del Qatar e portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha parlato di «attacco criminale che costituisce una palese violazione di tutte le leggi e le norme internazionali e rappresenta una grave minaccia per la sicurezza dei qatarioti e dei residenti in Qatar».

Il Qatar, ha aggiunto al-Ansari, «non tollererà questo comportamento sconsiderato di Israele e la continua interruzione della sicurezza regionale, né alcun atto che prenda di mira la sua sicurezza e sovranità. Sono in corso indagini ai massimi livelli e ulteriori dettagli saranno resi noti non appena disponibili».

Dai Paesi arabi al Papa: la condanna attraversa il mondo

«Il brutale attacco israeliano al Qatar costituisce una palese violazione del diritto internazionale e un’escalation che minaccia la sicurezza e la stabilità regionale», si legge in una nota dell’ufficio del presidente dell’Anp rilanciata dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’attacco ha suscitato un fronte vastissimo di condanna che, sebbene con toni e intensità molto diversi, va dall’Iran al Papa. Condanne sono state espressa da Egitto, Giordania, Emirati, Arabia Saudita, Turchia. E, ancora, dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha parlato di «flagrante violazione della sovranità del Qatar». Tutti hanno sottolineato come azioni di questo tipo minino in profondità gli sforzi internazionali per arrivare a una escalation.

«In questi minuti ci sono notizie veramente gravi, l’attacco di Israele contro alcuni leader di Hamas in Qatar. Tutta la situazione è molto grave, non sappiamo dove vanno le cose, dobbiamo pregare», ha detto il Papa, incontrando i fedeli e i giornalisti mentre partiva nel pomeriggio da Castel Gandolfo e facendo riferimento anche all’ultimatum di Israele ai residenti di Gaza City affinché evacuino immediatamente l’area in vista di un’escalation delle operazioni militari.

Tajani: «Ogni azione che prova un’escalation allontana la pace»

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha lanciato un duro monito sul fatto che «ogni azione che provoca un’escalation rischia di allontanare la possibilità del cessato del fuoco proprio mentre ci si sta avvicinando a un’intesa». «Abbiamo parlato con la nostra ambasciata: non ci sono problemi per i nostri connazionali (sono circa 300 quelli presenti nel Paese, ndr), quindi buone notizie da questo punto di vista», ha poi aggiunto il vicepremier, ribadendo che «l’Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere un accordo per il cessato del fuoco, sosteniamo la proposta americana».

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di Luciana Delli Colli - 9 Settembre 2025