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Preso l’assassino di Charlie Kirk. L’annuncio è stato dato personalmente da Trump

Fine della caccia all'uomo

Preso l’assassino di Charlie Kirk. Trump svela il dettaglio della cattura e dice: «Spero gli diano la pena di morte»

Il presidente Usa ha annunciato che conferirà a Kirk la Medaglia della Libertà e che manterrà in vita l'organizzazione Turning Point. L'Fbi diffonde il video della fuga del killer, i media Usa rivelano il nome

Politica - di Sveva Ferri - 12 Settembre 2025 alle 15:13

È finita la fuga dell’assassino di Charlie Kirk, il 31enne influencer fedelissimo di Trump ucciso giovedì mentre era impegnato in un incontro con gli studenti in un campus universitario dello Utah. L’Fbi lo ha catturato dopo una caccia all’uomo cui è stata chiamata tutta la popolazione e che ha visto anche l’apposizione di una taglia da 100mila dollari sulla sua testa: «Sappiamo come si chiama», era stato annunciato nelle ore precedenti l’arresto. A dare la notizia della cattura è stato lo stesso Donald Trump, colpito profondamente, anche sul piano umano, da questo brutale assassinio politico.

L’annuncio di Trump: «Preso l’assassino di Kirk, spero sia condannato a morte»

«Spero che venga condannato a morte», ha commentato Trump, dando la notizia dell’arresto nel corso a Fox and Friends. «Kirk era un’ottima persona e non meritava questo», ha aggiunto il presidente Usa, spiegando che «abbiamo la persona sospettata con un alto grado di certezza». «Tutti hanno fatto un ottimo lavoro», ha aggiunto.

Il dettaglio sulla cattura: lo ha consegnato il padre

«In pratica, qualcuno che gli era molto vicino lo ha denunciato. Qualcuno che gli è vicino riconosce anche una piccola inclinazione della testa, cosa che nessun altro farebbe», ha detto ancora Trump. L’assassino, secondo quanto emerso, è stato convinto a consegnarsi dal padre, «un uomo di fede» che lo ha trattenuto fino all’arresto dopo aver ottenuto una confessione. Il presidente ha inoltre precisato che dalle evidenze investigative attuali l’assassinio di Kirk appare come un «episodio isolato, non parte di una rete».

Chi è il killer: l’identità svelata dai media

È stato poi il New York Times a riferire che l’arrestato è un giovane sui vent’anni e che sarebbe stato fermato a Saint George, città dello Utah di poco meno di 100mila abitanti, a circa 400 chilometri a sud-est dalla Utah Valley University, luogo dell’omicidio. È stata poi l’emittente Nbc News a rivelare che si tratterebbe di Tyler Robinson, 22 anni, un’informazione diffusa sulla base delle rivelazioni di cinque alti funzionari delle forze dell’ordine citati a condizione di anonimato, mentre ufficialmente le autorità federali mantenevano ancora il riserbo sul nome in attesa della fine delle perquisizioni e dell’acquisizione delle prove.

L’Fbi pubblica il video della fuga

Fra i dettagli emersi nelle scorse ore ci sono le frasi che inneggiano all’ideologia transgender e all’antifascismo incise sui proiettili e la fisionomia del killer di cui sono state pubblicate le foto estratte da un video. Ora l’Fbi ha pubblicato oggi anche il filmato in cui si vede come l’uomo sia riuscito a fuggire calandosi dal tetto da cui ha sparato, a circa 200 metri dalla tenda sotto la quale Kirk stava conducendo il suo format di dialogo “Convincimi che ho torto”.

La confessione di Trump: «Non ho voluto vedere il video in cui Charlie viene colpito»

Agli atti poi c’è il terribile video del momento in cui il giovane esponente conservatore viene colpito al collo, che ha fatto il giro del mondo. Trump ha confessato di non averlo voluto vedere. «Era come un figlio per me, un ragazzo brillante. Non ho voluto guardarlo, ne ho sentito parlare, mi hanno detto che è orribile. Non ho voluto ricordare Charlie in quel modo», ha spiegato, tornando a parlare della stima e dell’affetto che provava nei confronti di Kirk. «Mi hanno chiesto di partecipare e penso di avere l’obbligo di farlo», ha detto Trump, che ieri ha anche annunciato la volontà di conferirgli la medaglia presidenziale della libertà alla memoria.

La promessa per di portare avanti il lavoro di Turning Point

Kirk «era un sostenitore della nonviolenza, è così che vorrei che la gente reagisse», ha ricordato inoltre queste ore Trump, chiarendo che l’organizzazione “Turning Point Usa”, continuerà a lavorare anche dopo la morte del suo fondatore. «Era la sua passione. Ho parlato con sua moglie ieri. È devastata, ma in mezzo alla devastazione vuole continuare a mandare avanti Turning Point», ha spiegato il presidente, manifestando anche la sua personale volontà di «mantenere Turning Point in vita. Credono di potercela fare. Ha uno staff molto valido».

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di Sveva Ferri - 12 Settembre 2025